Prefabbricati nella baia di Sistiana su un’area del Comune: scatta la multa alla SrS
DUINO AURISINA Alla fine è “fioccata” la multa. Per alcune settimane, infatti, il cantiere aperto nella baia di Sistiana lato Caravella da Sergio Fari - presidente della Servizio ricreativo Sistiana SrS, la srl che gestisce gran parte dei pubblici esercizi e delle spiagge del posto - con l’obiettivo di ristrutturare la rete fognaria, nonché di predisporre gli allacciamenti per nuovi servizi, era stato al centro di polemiche. Finché l’altro giorno sono intervenuti gli agenti della Polizia locale di Duino Aurisina, che hanno appunto elevato un verbale. A provocare il loro intervento è stato, nello specifico, il posizionamento di otto casette prefabbricate su un terreno vicino all’area del cantiere, di proprietà del Comune. «Pensavo fosse mio», si è giustificato Fari: «È stato un errore che ho subito corretto, riportando le casette in una zona che è con certezza di nostra competenza. Spero che il fatto di averle prontamente spostate dalla zona di proprietà del Comune – aggiunge l’imprenditore – possa evitarci la multa. Ma in ogni caso, se così non fosse, pagheremo ciò che è previsto dalle norme».
Il cantiere aveva suscitato immediatamente le proteste di alcuni residenti, che si erano detti preoccupati dall’avvio dei lavori e dall’assenza di cartelli indicatori delle caratteristiche dell’opera, proteste culminate in un’interrogazione presentata in Municipio ad Aurisina dal consigliere d’opposizione Stefano Sacher, esponente della Lista civica per il golfo, che aveva chiesto chiarimenti.
Fari aveva subito replicato, spiegando che c’era la «necessità di intervenire sulle fognature, ormai obsolete, per evitare il formarsi cronico di ampie pozzanghere dopo ogni temporale».
Per quanto riguarda le casette, in particolare, il presidente della Srs aveva precisato che si tratta di «prefabbricati destinati a garantire agli addetti delle spiagge e dei punti di ristoro una sistemazione notturna durante i mesi estivi». A qualcuno però tale soluzione non era piaciuta e le proteste sono così continuate: «Si tratta comunque di prefabbricati amovibili – la chiosa di Fari – perciò non capisco il problema».—
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