«Precari della scuola, a bocca asciutta 3 su 4»
Il bicchiere mezzo pieno è che il Fvg della scuola si aspetta un migliaio di insegnanti assunti subito. Quello mezzo vuoto è che gli aventi diritti sono quasi quattro volte di più: 3.976 secondo i sindacati. Precari inseriti nelle graduatorie a esaurimento, ma anche docenti iscritti nelle graduatorie di seconda fascia. Tutti con i 36 mesi di lavoro previsti come requisito minimo da una sentenza della Corte di Giustizia europea.
A Udine i segretari regionali Adriano Zonta (Flc), Donato Lamorte (Cisl Scuola), Ugo Previti (Uil Scuola), Giovanni Zanuttini (Snals) e Massimo Vascotto (Gilda), raccontano delusione e speranze conseguenti all’impegno del governo sui 100mila docenti da immettere in ruolo dal prossimo anno scolastico. Se il disegno di legge sulla “buona scuola” merita contestazioni, sostengono i sindacati, perché toglie peso al contratto nazionale e per come modifica la figura del dirigente unico - che nel modello prefigurato avrà facoltà di scegliere i docenti direttamente dalle graduatorie e sarà responsabile anche delle loro valutazioni -, l’esigenza ora «prioritaria», anche in Fvg, è quella della stabilizzazione dei precari, in un sistema scolastico che, dal 2008-09, ha perso 1.526 docenti a fronte di un incremento di 2.659 studenti dalla primaria alla secondaria superiore.
Questione di risorse: «Il taglio di 10 miliardi in 6 anni a livello nazionale - spiegano i segretari - sta determinando un aumento della dispersione scolastica, un esodo verso la scuola privata, un abbassamento complessivo della qualità della scuola e dei risultati. Dal punto di vista dei lavoratori, invece, si riscontra un aumento insostenibile dei carichi per tutto il personale, docente e Ata, testimoniato anche dall’incremento degli infortuni e delle malattie professionali».
Insistendo sui numeri, i sindacati ricordano che nel 2014-15 sono state fatte in Fvg 538 assunzioni in ruolo su un totale di oltre 28mila in Italia. Nel dettaglio si tratta di 76 docenti, tra comuni e sostegno, immessi nella scuola dell’infanzia, 160 nella primaria, 139 nella secondaria di primo grado e 152 nella secondaria di secondo grado.
Le mille assunzioni attese per il prossimo anno sono più del doppio rispetto alle 462 che hanno interessato lo scorso anno le scuole dalla primaria alla secondaria superiore, gli spazi dove interverrà il piano di 100mila assunzioni annunciato dal governo, che non riguarderà per ora la scuola dell’infanzia né gli Ata, sui quali si prospettano anzi ulteriori 2.064 tagli.
I sindacati, da parte loro, chiedono di accelerare sul piano di assunzioni, seguendo eventualmente la strada del decreto, «piano che deve essere solo l’inizio di una vera e propria inversione di tendenza rispetto alla politica di tagli che hanno colpito la scuola e tutti i settori della conoscenza, frutto di una politica miope e che rischia di aggravare i ritardi competitivi del Paese».
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