Potenza: «Ora ci riprendiamo la sede»
«È un onere più che un onore in questo momento. Una carica pesante». Nessun delirio di “potenza”, nonostante il nome, per l’ex segretario del Mtl diventato presidente. Vito Potenza ha avuto più voti di tutti (194) nell’assemblea del 31 maggio che l’ha rieletto nel direttivo. È arrivato davanti persino all’ex presidente e vice presidente Stefano Ferluga (181 voti). A fine aprile aveva tentato di sfiduciare Giurastante con una mozione presentata al direttivo risultato poi sfiduciato a sua volta. Vito Potenza è il quarto presidente del Movimento Trieste Libera. Il problema è che il terzo, Roberto Giurastante, si considera tuttora in carica nella sede di piazza della Borsa con un altro vicepresidente, un altro segretario e un altro direttivo. Nessuno dei soci fondatori, che pure hanno promosso l’assemblea di rifondazione del movimento, rivestono cariche di rilievo. Intanto ieri i carabinieri hanno fatto “visita” alla sede “storica”, chiamati dallo stesso Parovel.
Si nota l’assenza di Ferluga...
È stata una sua scelta. Dopo anni di azione ha preferito fare un passo indietro.
E gli altri soci fondatori?
Hanno preferito, vista la baraonda in corso, lasciare spazio al rinnovamento e all’innovazione.
Lei è il quarto presidente. Ma il terzo è ancora in carica...
E stato sfiduciato da quasi 400 persone all’unanimità. Se lui si considera ancora in carica, è un’opinione sua. Non mi risulta che abbia tutto questo seguito come millanta su Facebook.
Giurastante ha dichiarato: «Sono contento di essere sfiduciato da trafficanti di droga e truffatori».
Un’accusa pesante che si rivolge a 400 persone. Mi sembra che abbia perso il lume della ragione.
Come verrà risolta la questione della sede di piazza della Borsa occupata da Giurastante e dai suoi fedelissimi?
Il contratto di affitto è a nome di Stefano Ferluga. E lui il titolare. Sono loro i golpisti in questo momento che occupano abusivamente la sede del Mtl.
All’assemblea del 31 maggio avete accolto Paolo G. Parovel, che è l’ideologo di Giurastante, e che vi ha riempito di insulti e accuse...
Si lamenta tanto e ha avuto il triplo del tempo per parlare degli altri soci. La cosa estremamente grave è che si è rifiutato di registrarsi all’entrata.
Vi ha accusato di essere in qualche modo coinvolti in un traffico di cocaina...
Sì, ma questo sono gli ultimi spasmi di un morto che cammina. Lancia accuse infondate solo per gettare discredito sul movimento. Niente di più.
La scelta di Andrej Rupel come vicepresidente è un riconoscimento al Gruppo Carso?
È un riconoscimento della multietnicità del Movimento. La presenza slovena all’interno del Mtl è fondamentale.
E il nuovo segretario Marco Pizzi che ha preso il suo posto?
Una persona estremamente moderata. Capace di essere super partes in molte questioni. Quando l’ultimo direttivo si è spaccato, lui è stato il più neutrale di tutti. Una figura di garanzia.
Ma l’assemblea del 21 giugno, convocata da Giurastante, resta valida?
È un assemblea ordinaria convocata per approvare il bilancio del movimento. Credo vada fatta e che tutti i soci possano partecipare.
Va bene anche la sede scelta del Teatro Bobbio?
Dipende dai costi. Non so quando abbiamo concordato. Non so se ce lo possiamo permettere. L’assemblea del 31 è stata in attivo grazie alla vendita di gadget.
La questione degli ammanchi. A dicembre ha sottoscritto la relazione che parla di 60mila euro di mancati incassi alla festa...
È un documento di un’indagine preliminare. Esiste un documento sottoscritto dall’ex presidente Giurastante e da Parovel (era nella commissione d’indagine) nel quale si dice che tutte queste cifre non sono realistiche. La festa ha prodotto 8mila euro di utile.
Non è stato corretto pubblicare quel documento...
Era il loro ultimo asso nella manica. L’hanno divulgato quattro ore prima dell’assemblea per gettare scompiglio tra gli iscritti. Strano che non abbia ancora divulgato i risultati della commissione d’indagine che ha lavorato per quattro mesi sulla festa. (C’era da capire dove sono finiti 3mila 670 litri di birra, 2.338 porzioni di civa, 1.250 palacinke e 220 porzioni di capuzi e fasoi).
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