Posti-letto e nuove assunzioni a Gorizia, Poggiana: «Potenzieremo Riabilitazione»
Il direttore generale dell’Asugi: «Anche se sarà una struttura semplice, il reparto manterrà la sua identità»
GORIZIA. La riapertura dei posti-letto riabilitativi. L’assunzione di un medico specialista in Medicina fisica e Riabilitazione. La messa a disposizione di un neuropsicologo. A snocciolare le novità che riguarderanno Medicina Riabilitativa dell’area isontina è Antonio Poggiana, dg di Asugi, che replica così alle preoccupazioni veicolate ieri dal parlamentare Guido Germano Pettarin.
La risposta è molto articolata e approfondisce quanto già assicurato ieri: il reparto «continuerà a svolgere attività di recupero e prevenzione della perdita di capacità funzionale nei soggetti con esiti di malattie acute o affetti da malattie croniche evolutive di varia origine con il fine di conservare o ripristinare le migliori condizioni fisiche, psicologiche e sociali, erogando prestazioni nei due poli ospedalieri di Gorizia e Monfalcone come avviene tuttora».
Asugi, per veicolare il concetto, ha redatto un lungo comunicato secondo il quale «i cambiamenti sono volti a un miglioramento del servizio all’utenza». Insiste Poggiana: «La manovra intende rafforzare la riabilitazione ospedaliera isontina che purtroppo, negli ultimi tempi, è stata gravemente penalizzata. L’intento è migliorare il percorso di cure assicurando risposte pronte e univoche ai bisogni dell’utenza all’interno di Asugi, indipendentemente dal territorio di appartenenza. Ulteriore punto di forza: la nuova organizzazione permetterà, in caso di assenza di personale medico, una maggior elasticità con minor rischio di dover paralizzare servizi (come ultimamente accade). Si potrà, inoltre, disporre - argomenta il dg - di alcune figure professionali (ad esempio, un neuropsicologo) che attualmente sono presenti solamente nell’area giuliana e che sono fondamentali per dare una risposta completa ed adeguata in caso di problematiche cognitive».
Asugi annuncia che saranno riaperti «i posti-letto riabilitativi (da troppo tempo sottoutilizzati ed attualmente chiusi) dedicati a ricoveri ordinari. Tali posti saranno dedicati principalmente a pazienti con lesioni neurologiche conseguenti ad ictus ischemico o emorragico, politraumatizzati e pazienti ortopedici complessi. La struttura accoglierà persone con patologie invalidanti, che necessitano di trattamento riabilitativo, con lo scopo di raggiungere il massimo grado di autonomia possibile ed un recupero motorio e/o cognitivo adeguato per il reinserimento sociale, familiare e lavorativo».
In quest’ottica, Poggiana ribadisce la volontà di incrementare il personale in servizio. E aggiunge: «A tal scopo è già stata avviata la fase di assunzione di un medico specialista in Medicina fisica e Riabilitazione. La struttura semplice continuerà a svolgere attività di consulenza e trattamento riabilitativo di pazienti con problematiche neuromotorie o funzionali degenti presso i reparti per acuti dei due presidi ospedalieri di Gorizia e Monfalcone, che manifestino un bisogno riabilitativo».
Anche per quanto riguarda l’attività ambulatoriale l’obiettivo futuro sarà anche quello di «rafforzarla, soprattutto a Monfalcone. Mentre continuerà ad essere svolta per il recupero delle disabilità di varia origine per pazienti che necessitano di trattamento intensivo in fase acuta e subacuta.
In particolare, continueranno ad accedere pazienti presi in carico durante la degenza presso i reparti per acuti dei due poli ospedalieri di Gorizia e Monfalcone, che dopo il ricovero necessitano di trattamento riabilitativo intensivo in regime ambulatoriale in prosecuzione di cura, pazienti provenienti da alcuni ambulatori specialistici come ad esempio quello neurologico e/o ortopedico (prime visite, riacutizzazione di malattia) e pazienti inviati dal medici di medicina generale e altri specialisti secondo protocolli definiti. La struttura continuerà ad occuparsi di persone con deficit di continenza e di problematiche post-chirurgiche con protocollo per prevenzione del linfedema (unità senologica) e d’intervento riabilitativo in ambito chirurgico-bariatrico».
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