Posteggi e privilegi. Largo Granatieri, 20 residenti-fantasma
di Laura Tonero
Privilegiati fantasma. Si è creata parecchia curiosità intorno ai 20 residenti della zona dietro al Municipio che beneficiano dell’autorizzazione per parcheggiare in largo Granatieri.
Suonando ieri mattina ai citofoni dei palazzi che si affacciano su quella zona nessuno ha confermato di possedere quel permesso. Una ricerca che ha provocato solo indignazione. «Non si capisce con quale criterio siano stati concessi - spiega Ilaria Tomasi - visto che la maggior parte di chi abita o ha uno studio professionale in questi edifici non ha il permesso.
La Tomasi ha un laboratorio di pasticceria al piano. Entra dal civico 7 di Androna del Pane. «Quando alcuni anni fa sono andata dall’allora direttore generale del Comune, Santi Terranova - afferma la giovane - per chiedere il permesso, lui mi ha spiegato che viene concesso solo a chi ha le finestre che si affacciano su largo Granatieri».
Stesso portone d’entrata, trattamento diverso. Allo stesso civico un campanello riporta proprio il cognome Terranova. Fino a qualche mese fa, l’ex direttore generale viveva lì. «Ora viene raramente», dicono i coinquilini.
«Pure io ho fatto richiesta - dichiara la residente Ilaria Tommasi - e malgrado le mie finestre si affaccino su largo Granatieri non mi è stata data l’autorizzazione. Qui sotto vedo gente che non ha nulla a che fare con il Comune nè con i condomini della zona».
Al civico 4 di via Malcanton ci sono numerosi studi professionali. Un paio di residenti che rispondono al citofono dichiarano di non possedere l’autorizzazione.
Al civico 12 della stessa via ci sono alcuni uffici, un paio di appartamenti sfitti e i pochi interpellati sostengono di non poter parcheggiare la macchina in largo Granatieri o di non aver inoltrato alcuna richiesta. «Io non godo di questo privilegio - fa sapere un giovane che risponde al citofono che riporta il cognome Carapucci in Androna del Pane - e parlano con i vicini non ho mai incontrato qualcuno che lo possieda».
I nomi della “privilegiata ventina” sono coperti dalla privacy. L’attuale amministrazione ha concesso un’unica autorizzazione - ad una persona diversamente abile - che non sia inerente a cariche istituzionali. Gli altri “appartengono” alla gestione Dipiazza.
Ma i residenti che non possiedono autorizzazione nemmeno per entrare nell’area per scaricare la spesa, ora promettono battaglia. «Adesso che abbiamo capito come stanno le cose - tuona Virgilio Vidal - terremo d’occhio chi parcheggia qui le automobili. E’ ora di finirla con i favori per gli amici degli amici».
Chi abiti lì, a differenza di chi vive ad esempio in Borgo Teresiano, non gode del permesso per residenti nemmeno in via del Teatro Romano.
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