Poste nega il bancomat a Prosecco: nel borgo risale la proteste

L’azienda: «Ce ne sono già altri vicini fra Opicina, viale Miramare e Roiano». La Circoscrizione: «Quegli sportelli sono ben più lontani di quanto da voi indicato»
Ugo Salvini
L’ufficio postale di via San Nazario in un’immagine d’archivio
L’ufficio postale di via San Nazario in un’immagine d’archivio

/ TRIESTE

Prosecco, frazione abbandonata. I residenti vivono come fosse ormai ineluttabile il destino del borgo dell’altipiano alla luce dell’ennesimo “no” che si sono visti recapitare in risposta alle richieste di dotare il piccolo centro carsico di tutta quella serie di servizi oggi carenti. Istanze formulate attraverso le lettere inviate nel tempo dalla Prima circoscrizione Altipiano Ovest in rappresentanza della popolazione della zona, formata da circa tremila persone, se si considerano anche le attigue frazioni di Contovello e di Borgo San Nazario.

Il “no”, in questo caso, è arrivato dalla Direzione della filiale triestina delle Poste, che ha escluso la possibilità di installare un bancomat a corredo dell’ufficio postale di via San Nazario.

A proporre lo sportello postamat era stato il presidente della Circoscrizione Pavel Vidoni, il quale, facendo propria un’interrogazione del consigliere Roberto Cattaruzza, a sua volta stimolato dai cittadini a occuparsi dell’argomento, si era attivato appunto nei confronti della Direzione delle Poste, spiegando che, «dopo la chiusura di uno dei due sportelli bancari presenti nella frazione, diventa ogni giorno più difficile per i residenti effettuare operazioni bancarie in autonomia».

Vidoni aveva dunque chiesto alle Poste un incontro «per valutare la possibilità di installare un bancomat». Incontro che non ci sarà, perché la risposta della Direzione della filiale di Trieste è stata molto esplicita: «Nel territorio di Trieste – si legge – sono presenti complessivamente 32 uffici postali, 23 dei quali dotati di Atm Postamat operativi senza soluzione di continuità, perciò riteniamo la rete adeguata».

Evidente dunque il “no”. A corredo della motivazione, sono state inoltre inserite alcune considerazioni che hanno fatto letteralmente «saltare sulla sedia» il presidente Vidoni, lasciando inoltre «sconcertati» parecchi residenti. «I cittadini di Prosecco – prosegue infatti il documento – hanno a disposizione, a breve distanza, tre uffici postali dotati di bancomat: quelli di Opicina (a 2,5 chilometri), viale Miramare (tre km) e via dei Moreri a Roiano (4, 5 km)».

«Mi trovo assolutamente in disaccordo – ha subito scritto in replica Vidoni – innanzitutto perché le distanze citate non corrispondono alla realtà e vi invito a controllare personalmente per verificare. In secondo luogo – ha continuato il presidente della Circoscrizione – vista la scarsa qualità dei collegamenti del trasporto pubblico sull’altipiano non è possibile chiedere a un anziano, a persone con difficoltà a deambulare e a quanti non dispongono di un mezzo privato di trasporto, di impiegare all’incirca un’ora per raggiungere i citati uffici, distanti ben di più di quanto da voi indicato, e provvedere così alle proprie necessità. È evidente che non può essere addebitato alle Poste il disservizio del trasporto pubblico – ha concluso Vidoni – ma è proprio per questo che abbiamo chiesto aiuto

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