Poste, il Comune pagherà l’affitto per evitare la chiusura a Fossalon
GRADO. Se il problema è quello dell’affitto dei locali, ci penserà il Comune. A dirlo è il sindaco di Grado, Edoardo Maricchio, in risposta alla decisione delle Poste di chiudere l’ufficio di Fossalon. Non solo. Il primo cittadino annuncia anche che si farà promotore di una raccolta di firme tra i residenti della frazione agricola, che già da tempo lamentano i disservizi che riguardano non solo l’ufficio che è già chiuso da tempo per lavori che, però, non sono stati ancora fatti e non si sa se nemmeno saranno effettuati, ma anche del servizio di distribuzione della posta.
«E’ impensabile che una grande area come Fossalon, la più estesa area agricola dell’Isontino – dice Maricchio – dove risiedono molti anziani debba subire questa chiusura. Sarebbe invece necessario migliorare il servizio, non ridurlo e chiuderlo. Noi siamo disposti a mettere a disposizione gratuitamente i locali per far risparmiare il costo dell’affitto alle Poste». Secca risposta, dunque, alle Poste che nell’ambito di una serie di chiusure (tutte stanno facendo registrare non poche proteste) ha inserito nell’elenco, unico della provincia di Gorizia, anche l’ufficio di Fossalon che, tra l’altro, teneva aperto solamente 2 giorni alla settimana. Cosa che in linea di massima andrebbe bene anche in futuro.
«E’ da quasi un mese – afferma Gianni Balduit, vice presidente della Coldiretti di Fossalon – che l’ufficio è chiuso poiché è caduto dell’intonaco dal soffitto. Ma ci lamentiamo anche per la distribuzione della posta nelle case che avviene senza alcuna regolarità, una volta ogni tanto. Pare che a distribuirla arrivino postini non solo da Grado ma anche da Ronchi».
Le Poste sostengono che il movimento era piuttosto scarso. «Non è vero – afferma Balduit – il movimento c’è ma oltre a ciò è necessario pensare che qui ci sono molti anziani (circa la metà dei circa 700 residenti) che si recano all’ufficio postale a ritirare la pensione. Dove andranno ora? A Grado, a Ronchi, dove?». Ecco, questo è un altro problema non di poco conto: quanto costeranno ai residenti le trasferte per andare al piùvicino ufficio postale? Senza contare che sicuramente non tutti hanno l’auto (e anche l’età) per spostarsi. “Fossalon è una zona svantaggiata – afferma Maurizio Delbello responsabile del Club Forza Silvio Julia Felix che è originario della stessa frazione agricola – e ci sono tanti anziani.
Il Comune ha rimesso a posto l’ex asilo che oggi è diventato un centro di aggregazione sociale dove sono ospitate anche le associazioni, perché non mettere a disposizione alcuni di questi locali anche per le poste?”. Tutto è ora in mano alle Poste che dovranno per forza di cose fornire qualche risposta. A ogni modo Delbello aggiunge che quand’era lui assessore comunale aveva intenzione di far spostare la posta ma anche la Banca proprio nella sede dell’ex asilo che si trova in centro a Fossalon, una sede che doveva diventare quella destinata a tutti i servizi della frazione agricola. Della questione si è fatto promotore anche il consigliere regionale del Pd, Diego Moretti che evidenzia di aver già provveduto a segnalare la situazione alla presidente Serracchiani. Moretti commenta e propone: «chiudere definitivamente l’ufficio postale di Fossalon è far morire una parte della comunità; si mantenga il presidio a giorni alterni».
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