Portovecchio fino a marzo di nuovo “città fantasma”

Ma la sospensione del Punto franco è stata prorogata per tutto il 2012 e da primavera il Magazzino 26 ospiterà due grandi mostre e altri eventi
Foto BRUNI TRieste 03 07 2011 Biennale Trieste FVG inaugurazione
Foto BRUNI TRieste 03 07 2011 Biennale Trieste FVG inaugurazione

di Silvio Maranzana

Il cuneo nella città proibita rimane conficcato: il decreto che sospende anche per tutto il 2012 il regime di punto franco in parte del Porto Vecchio per permettere la fruizione del gigantesco Magazzino 26, è stato prorogato dal commissario di governo Alessandro Giacchetti ed è già stato notificato a Portocittà, la società titolare della concessione. Tutta l’area rimarrà però una città fantasma ancora per due mesi almeno: gennaio e febbraio. Dopo l’esordio con la piccola Biennale che però ha chiuso definitivamente i battenti già il 30 novembre, in quello che è il secondo più grande magazzino portuale storico di tutta l’Europa e che negli anni scorsi è stato sottoposto a una costosa opera di recupero filologico, l’amministrazione comunale allestirà nel corso di quest’anno due grandi rassegne, la prima delle quali però non andrà in scena prima di fine primavera. «Ci stiamo lavorando sodo - ha detto ieri il sindaco Roberto Cosolini - ma posso solo confermare, ora che la proroga della sospensione del punto franco è stato ufficializzata, che effettivamente le rassegne verranno allestite e che saranno due, ma non intendo sbilanciarmi oltre. Siamo ancora impegnati infatti a scegliere due fra le quattro proposte che abbiamo deciso di valutare. Daremo l’annuncio il 15, più probabilmente il 20 gennaio».

A una grande mostra d’arte da metà agosto e fino alla fine dell’anno e a un importante evento-rassegna di carattere storico-culturale già a partire dalla primavera conducono le illazioni che lo stesso sindaco aveva lasciato trapelare già nelle settimane scorse. Ma il Magazzino 26, destinato evidentemente a divenire il sito nobile delle esposizioni temporanee (dal momento che il Salone degli incanti nelle intenzioni dell’amministrazione comunale dovrebbe invece divenire struttura fissa di riferimento delle principali istituzioni scientifiche cittadine) non dovrebbe rischiare di tornare a essere cattedrale nel deserto negli interludi di questi due attesi eventi. «Attendiamo che il Comune ci presenti le date definitive delle due manifestazioni - afferma infatti Corrado De Francisco, direttore sviluppo di Portocittà - ma a nostra volta siamo impegnati ad organizzare una serie di altri eventi incentrati in particolare su attività congressistiche che potranno svilupparsi nell’auditorium da 250 posti ricavato all’interno dello stesso Magazzino 26. Tutto questo però non a gennaio e febbraio dal momento che questi due mesi che oltretutto costituiscono una fase di stanca nei calendari delle attività congressistiche e culturali se ne andranno nella fase organizzativa».

Da marzo però il Magazzino 26 dovrebbe incominciare a funzionare a ritmo quasi continuo. Quello che è certo e che è stato ribadito ieri dallo stesso De Francisco è che l’ex grande hangar del Porto Vecchio non ospiterà invece le rassegne fieristiche che si svolgevano nel comprensorio di Montebello. L’azienda Aries della Camera di commercio che ha rilevato le attività del soppresso Ente Fiera aveva già elaborato i progetti per trasferire al pianterreno del 26 su 5.600 metri quadrati dal 2 al 5 marzo la mostra “Olio capitale” e a ottobre su 15 mila metri quadrati al pianotera e al primo piano, “Triestespressoexpo”. Ma all’interno del Magazzino sono stati già ristrutturati solo 6 mila metri quadrati, mentre altri 29 mila sono ancora senza luce, acqua e riscaldamento e con i pavimenti al grezzo. Sarebbero serviti 550 mila euro per adeguamenti momentanei poi da buttare. «Una cifra esagerata per manifestazioni che si esauriscono in una serie estremamente ridotta di giornate - ha ripetuto ieri De Francisco - la struttura non è adatta a manifestazioni di brevissima durata che contestualmente comportino anche spese elevate».

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