Portopiccolo punta su sfide di qualità Tifa per Tempus Fugit con Kosmina e Furlan
Il marina di Portopiccolo vede Barcolana come la chiusura di un’annata di ottimi risultati. I 120 posti dagli 8 ai 40 metri posizionati ai piedi del borgo sono in questi giorni tutti pieni: si tratta di imbarcazioni in transito per la Coppa d’autunno, ma anche di ospiti abituali che, complice un settembre dal clima decisamente mite, hanno deciso di procrastinare l’alaggio invernale dei loro scafi per godersi gli ultimi scampoli d’estate.
Il direttore del marina Giorgio Martin traccia un bilancio lusinghiero del 2019. Da new entry tra i porti del Golfo, fin dalla sua inaugurazione Portopiccolo ha puntato a differenziarsi per la qualità dei servizi: più che al turnover, tipico delle strutture votate al turismo, il marina ha desiderato coccolare i propri ospiti mettendo a disposizione le strutture a terra fatte di ristoranti, spiagge, centro benessere. Tutto il personale operativo e di segreteria in questi giorni è allertato per gli arrivi, ma ad animare ancor più i moli è l’attività sportiva, affidata allo Yacht Club Portopiccolo, la cui clubhouse sorge proprio all’ingresso del borgo.
Pur contando meno di cento soci, lo YCPP nel 2019 ha organizzato da solo o in sinergia con altri circoli del Golfo una decina di regate, tra cui la Portopiccolo Classic, tre tappe di selezione del campionato nazionale per club, meglio conosciuto come LIV, la cui finale si svolgerà proprio a Sistiana nell’ultimo weekend di ottobre, prolungando così la stagione agonistica fino alla sua conclusione per così dire “meteorologica”.
Togliendo i panni da direttore del marina e vestendo quelli del direttore sportivo dello Yacht Club Portopiccolo, il cui presidente è Claudio de Eccher, Giorgio Martin tratteggia quanto realizzato con dinamicità nell’ultimo periodo, passando dalle piccole derive impiegate nella scuola vela estiva ai maxi. «L’estate è stata dedicata in particolar modo alla scuola vela per bambini, ragazzi e adulti», racconta Martin «che ha il doppio obiettivo di accogliere e formare nuovi soci del Club, ma anche di fornire un servizio supplementare a coloro che frequentano il borgo e desiderano assaporare a pieno la sua anima marina e marinara». I corsi settimanali hanno funzionato bene con numeri contenuti di allievi.
Da settembre Portopiccolo ha pian piano cambiato stazza, passando dal Campionato Adriatico Minialtura, realizzato in collaborazione con il Diporto Nautico Sistiana, e concentrandosi poi in particolar modo sui maxi. Per la prima volta la storica regata lunga Trieste-S. Giovanni in Pelago dell’Adriaco non solo ha traslato la propria calendarizzazione all’ultimo weekend di settembre, ma ha anche sdoppiato la partenza tra le imbarcazioni più grandi, che hanno ricevuto lo start a Portopiccolo, e quelle più piccole, che hanno seguito il tradizionale percorso con inizio in Sacchetta. A inizio ottobre la tre giorni della Portopiccolo Maxi Race è ormai da considerarsi a tutti gli effetti un warm up delle teste di serie di Barcolana, ma la chiusura delle regate annuali avverrà solo a fine mese con il doppio impegno della Sistiana Sailing Week (co-organizzata con i circoli della baia) e la finale del Campionato per Club della LIV, che si correrà sui J70.
A fronte di una logistica a terra che penalizza Portopiccolo dal punto di vista degli spazi, il marina e lo yacht club hanno sempre dimostrato un’ottima gestione e proprio per questo motivo il circolo punterà anche nel 2020 a eventi di qualità con numeri di barche ridotti, lasciando però uno spiraglio aperto alla possibilità di ospitare qualche tappa di un circuito di monotipi.
Alla Barcolana il guidone dello Yccp sventolerà su tre scafi molto interessanti: dal bellissimo Southern Wind 100 Mrs. Seven del patron Claudio de Eccher, che pur senza velleità di vittoria farà certamente lustrare gli occhi a molti; all’altro 100 piedi Portopiccolo Tempus Fugit, il quale non nega di ambire ai piani altissimi della classifica grazie a un afterguard ricchissimo, composto da Mitja Kosmina, Enrico Zennaro, Ludde Ingvall, Andrea Trani, Andrea Visintini, Andrea Casale e Alessio Razeto, diretti dal team manager Marco Furlan. Più piccolo, ma decisamente temibile sarà il 90 piedi tutto rosa di Francesca Clapcich, la quale dopo due olimpiadi e una Volvo Ocean Race, ha deciso di supportare il progetto di Claudio Demartis e Furio Benussi, battezzato Golfo di Trieste. A bordo con lei Giulia Conti alla tattica e Sally Barkow al timone. –
F. P.
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