Portopiccolo celebra la storia del Terrano

Al via l’ottava edizione della manifestazione dedicata al “re” dei vini del Carso. In programma convegni e degustazioni
Vino Terrano messo a riposare all'interno di una cantina
Vino Terrano messo a riposare all'interno di una cantina

TRIESTE. Il Terrano va annoverato tra i vini più amati dai triestini e tra le produzioni locali più note oltre gli angusti confini provinciali. E a lui è dedicata l'ottava edizione di “Teranum”, manifestazione proposta ai cultori e appassionati delle bottiglie d'autore che si terrà venerdì prossimo nell’elegante location di Portopiccolo di Sistiana. La formula è collaudata e vincente: l'evento inizierà con un convegno di approfondimento sul vino e proseguirà con una degustazione di diverse annate di terrani prodotti sul Carso triestino e sloveno.

La manifestazione, organizzata dall'Associazione dei viticoltori Carso e presentata ieri alla Camera di Commercio, è il primo importante appuntamento promozionale vitivinicolo dell'anno. Sul tema, appena un giorno prima, si terrà a Sesana un incontro ai massimi vertici tra i rappresentanti del ministero dell'Agricoltura italiano e quello sloveno, spiega il presidente dei viticoltori carsolini Matej Skerli, ulteriore capitolo di un dialogo a cavallo del confine per il varo di una Doc transfrontaliera del Terrano alla quale si sta lavorando con attenzione e cautela. «La Camera di Commercio è sempre stata al fianco dei produttori e continuerà a esserlo - è intervenuto durante la conferenza stampa di presentazione il presidente camerale Antonio Paoletti -. La nascita della Camera di commercio della Venezia Giulia, con la fusione degli enti di Trieste e Gorizia, aprirà inoltre nuove prospettive per la salvaguardia dei vini autoctoni guardando sia verso la Slovenia sia verso il Collio. In un'ottica di sviluppo del territorio, anche in considerazione del riavvio delle attività del Gruppo di azione costiera Friuli Venezia Giulia, potrebbe essere il momento giusto per una manifestazione che dia spazio a tutti i nostri vini».

Il convegno in apertura di manifestazione, intitolato “Storicità del Terrano, vino del Carso senza confini”, previsto al ristorante Bris, sarà occasione per presentare le recenti scoperte sull'antica storia di questo vino e del vitigno dal quale si produce. Dal colore rosso intenso, fresco di acidità e alcolico in modo contenuto, il Terrano è vino ricco di antiossidanti particolarmente benefici per la salute. «Ricostruire la sua storia è faccenda tanto complessa quanto affascinante - ha sostenuto lo storico Fulvio Colombo dell'ateneo triestino, relatore al convegno -. Le prime notizie certe sul Terrano risalgono alla fine del 1200; nel complesso questo prodotto appare un po' sottoesposto rispetto la fama del Prosecco. Sarà attorno alla metà dell'Ottocento che, partendo dalla Francia e continuando nel Piemonte verso il nostro areale, le oscillazioni del gusto porteranno il nostro vino, assieme a altri rossi, verso una maggiore visibilità e conseguente richiesta».

Dopo il convegno, largo alla degustazione al ristorante Maxi's. Saranno 33 i produttori presenti, di cui quasi la metà del Carso sloveno. La degustazione sarà accompagnata dagli altri prodotti di punta dell'agricoltura locale, olii, formaggi, prosciutti e mieli, valorizzati dal rampante chef Tomaz Kavcic del ristorante "Pri Lojzetu" di Castello Zemono.

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