Porto vecchio, progetto per gli aliscafi al Molo III
Ci sono anche gli aliscafi per collegamenti veloci con Venezia, Ravenna e coi porti della Croazia, fra gli otto progetti presentati assieme alle relative richieste di concessione per gli spazi del Porto vecchio. Una delle istanze depositate si fonda infatti proprio su questa tipologia di imbarcazioni: è quella che vede Michael Hatzakis, vicepresidente di Minoan Lines («ma qui Minoan non c’entra», puntualizza subito il diretto interessato), a capo di una cordata di investitori stranieri e che conta anche sull’appoggio tecnico dell’Istiee, l’Istituto per lo studio dei trasporti nell’integrazione economica europea presieduto da Giacomo Borruso. Il progetto vorrebbe appunto fare del Molo III, e delle strutture comprese nell’Unità minima concedibile in questione inserita nel bando dell’Autorità portuale, la base a Trieste per queste nuove linee marittime rapide nell’Adriatico. Un tema, peraltro, particolarmente attuale, se si considera che proprio la presidente della Regione Debora Serracchiani si è recentemente impegnata ad attivare un tavolo tecnico per studiare i collegamenti via aliscafo veloce Trieste-Venezia, nell’ambito del più ampio discorso legato al protocollo siglato fra l’amministrazione regionale e Costa Crociere.
Greensisam
Iniziano a comporsi i puzzle delle richieste di concessione (al vaglio degli uffici della Torre del Lloyd) - di cui due su otto già divenute da tempo di dominio pubblico e firmate rispettivamente da Provincia e Camera di commercio - dopo che l’Authority ha reso noti alla stampa i nomi dei proponenti nel post-Comitato portuale tre giorni fa. Il gruppo guidato da Hatzakis ha messo gli occhi sul Molo III, per il quale si registra nel contempo pure l’interesse di Greensisam, società che fa riferimento a Pierluigi Maneschi. Una posizione, quest’ultima, in realtà già espressa da molto tempo e ribadita dalla società in concomitanza con la data ultima, il 30 giugno scorso, per la presentazione delle domande di concessione (altre ancora possono comunque essere avanzate, ma solo per le aree non già oggetto di richiesta). «Abbiamo colto l’occasione per ricordare il nostro interesse per il Molo III - riepiloga il presidente e ad di Greensisam, Gennaro Albamonte - e la cosa semplicemente è coincisa con la scadenza del bando». Greensisam ha già in concessione cinque magazzini nell’area del Porto vecchio. Ma c’è un dettaglio che, nel contesto, spicca e che Albamonte mette in risalto: «Nell’atto di concessione, all’inizio, ci erano stati assegnati i cinque magazzini attuali più il Molo IV con il Magazzino 1 e lo specchio acqueo antistante. Successivamente l’Autorità portuale ci chiese però la restituzione del Molo IV (e dei connessi edificio e spazi a mare, ndr) per interesse pubblico. Io dissi: “Ce lo togliete ma poi potrò prendere il Molo III”. Così dal 2006 in poi l’ho sempre richiesto». Come contropartita, in sintesi, per la “rinuncia” indotta dall’Authority. Una porzione di Porto vecchio, conclude Albamonte, «dove poter procedere a un ampliamento funzionale e sistemare attività diportistiche».
Fincantieri
Al bando ha partecipato anche Fincantieri, che sull’argomento sceglie per il momento di mantenere un profilo di riservatezza, senza fornire indicazioni o dichiarazioni sul proprio progetto. Da quanto riferito dall’Authority, si sa che la società dell’ad Giuseppe Bono ha richiesto l’Umc che ingloba il bacino del Molo 0 e gli edifici che vi insistono, probabilmente per realizzarvi una base per le navi nel post-cantiere e prima della consegna ma non è escluso che la soluzione finale possa rivelare i contorni di un polo dedicato al settore dei megayacht. Delle altre domande di concessione riferiamo nell’articolo qui sotto.
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