Porto Vecchio, Monassi tace I partiti perdono la pazienza

La presidente dell’Authority non ha ancora risposto all’invito all’audizione del 9 aprile in Consiglio comunale. I gruppi (non il Pdl) sul piede di guerra. M5S: «Venga o si dimetta»
Di Matteo Unterweger
Lasorte Trieste 26/03/12 - Consiglio Comunale, Audizione Marina Monassi
Lasorte Trieste 26/03/12 - Consiglio Comunale, Audizione Marina Monassi

Chiarezza, una volta per tutte. Ma potrà il Consiglio comunale di Trieste ottenere le auspicate risposte complete sul futuro del Porto vecchio se la Signora del Porto non si presenterà in aula? Secondo buona parte dell’assemblea municipale, no. Non può essere che, il prossimo 9 aprile, alla seduta convocata ad hoc, la presidente dell’Autorità portuale Marina Monassi non si presenti: questo il pensiero diffuso in Comune. Tanto diffuso che per oggi è prevista una conferenza stampa di gran parte delle forze politiche rappresentate a palazzo Cheba - ad eccezione dei soli gruppi Pdl, Lista Dipiazza e Fli -, nel segno della trasversalità (i “grillini” si sono già espressi ieri e non vi parteciperanno): l’oggetto è proprio la mancata conferma, sino a ieri almeno, della partecipazione dell’invitata Monassi all’appuntamento di martedì prossimo.

Già perché, in vista del 9, gli uffici del Consiglio comunale non hanno ricevuto alcun riscontro dall’Autorità portuale. Nulla. Eppure l’invito è stato inviato da giorni. «Ritengo imprescindibile la presenza di Monassi o comunque di un delegato dell’Authority», sintetizza Iztok Furlani›, presidente dell’assise. Gli altri attori hanno risposto alla proposta: Portocittà, Provincia, Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ci saranno tutti con relativi delegati. E si unirà anche l’ex presidente dell’Authority Claudio Boniciolli, che all’epoca aveva firmato la concessione a Portocittà (oggi in conflitto giudiziario con l’ente di via von Bruck proprio per la questione Porto vecchio). La Regione, invece no: l’assessore Riccardo Riccardi non potrà prendere parte alla seduta. Infine, il grande punto interrogativo sull’Autorità portuale. Ieri, Marina Monassi è risultata irraggiungibile al telefono.

Se stamattina non dovesse giungere una risposta dalla torre del Lloyd, con garanzie di una presenza per il 9 aprile, nove capigruppo si scateneranno dalle 15.30 in sala giunta: Giovanni Maria Coloni (Pd), Marino Sossi (Sel), Franco Bandelli (Un’Altra Trieste), Roberto Antonione (Gruppo misto), Maurizio Ferrara (Lega Nord), Patrick Karlsen (Cittadini), Marino Andolina (Fds), Cesare Cetin (Idv) e Roberto Decarli (Trieste cambia). Si annunciano scintille, a meno che entro l’ora indicata non arrivino novità sul tema.

Ieri, come accennato, ci hanno pensato i grillini a interrogarsi pubblicamente: «È portuale ma è un’autorità?», è la domanda del capogruppo del MoVimento 5 Stelle Trieste, Paolo Menis, e del consigliere Stefano Patuanelli. «Martedì 9 aprile il Consiglio comunale dovrebbe riunirsi per approfondire la questione del Porto vecchio e l’addio di Portocittà - osservano i due -. Dovrebbe perché ad oggi l’Autorità portuale, dopo aver chiesto lo slittamento della riunione prevista in prima battuta per martedì 2 aprile, non ha ancora confermato la sua presenza. E discutere della concessione a Portocittà senza Marina Monassi non avrebbe molto senso. È inconcepibile - aggiungono i grillini - che la presidente dell’Autorità portuale si neghi a un confronto pubblico promosso dalla principale istituzione cittadina». In conclusione, quello che diventa un aut aut finale decisamente netto: «Venga e spieghi la sua posizione senza tergiversare. Altrimenti - attaccano Menis e Patuanelli - si dimetta».

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