Porto Vecchio, Monassi “scopre” le potenzialità turistiche

La presidente dell’Authority cambia idea: «Spazi ideali per megayacht e piccole crociere» Ma ribadisce che è stato previsto che gli ormeggi sorgano in Zona franca
sterle trieste porto vecchio
sterle trieste porto vecchio

Improvvisa apertura a una vocazione di tipo turistico, ma ennesima sottolineatura dell’utilità, quasi dell’indispensabilità, del Punto Franco. La presidente dell’Autorità portuale, Marina Monassi, non ha mancato di soffermarsi sulla questione del Porto Vecchio nei discorsi di apertura dell’Adriatic sea forum, la convention su crociere, traghetti, vela e yacht in Adriatico che prosegue ancora questa mattina alla Stazione marittima. «Il Porto Vecchio non ha più un concessionario - ha detto Monassi - recuperiamo spazi per i megayacht e per le piccole crociere». E a margine ha confermato quanto dichiarato già nel momento in cui si stava palesando il divorzio con Portocittà: «Molti gruppi si stanno muovendo perché hanno saputo che le aree si stanno liberando e il Tar ci ha confermato che saranno libere entro luglio». Chiaro che, se anche fosse così, poi bisognerà appena preparare un nuovo bando, aspettare le offerte, fare la selezione, perfezionare le concessioni con tempi presumibili non certo brevi. Gli ormeggi, a detta della presidente dell’Authority, sono stati previsti «in Zona franca» e vi sarebbe l’interesse a insediarsi anche da parte di «un’azienda italiana che si occupa di megayacht». «Il porto di Trieste sta crescendo - ha detto Monassi - perché abbiamo detassato, abbiamo ridotto le tasse per le navi quasi a zero. Abbiamo sempre tenuto alta l’attenzione sull’aspetto ambientale tanto da chiedere la certificazione Emas, riconoscimento previsto dalla normativa comunitaria, ma abbiamo sempre utilizzato le Zone franche e crediamo che questo regime agevolato ci consentirà ulteriori vantaggi».

Dalle voci che arrivano, non sarà nemmeno tanto semplice “liberarsi” di Portocittà che ha rinviato alla prossima settimana sia la conference call tra i soci sul caso che l’incontro tra i propri legali e quelli dell’Avvocatura distrettuale dello Stato che rappresentano l’Authority. Qualche notizia in più sull’affaire Porto Vecchio potrebbe venire dalle comunicazioni che la stessa presidente farà al Comitato portuale che si riunisce oggi alle 11.30. Sarà la sede anche per affrontare la questione dello sciopero che i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl mare hanno proclamato per venerdì 29 e che rischia di paralizzare lo scalo. L’Autorità portuale presenterà anche il proprio Piano industriale. A suo favore proprio ieri la giunta regionale ha deciso, su proposta dell’assessore a Infrastrutture e trasporti Riccardo Riccardi l’assegnazione di 6 milioni di euro: 5 milioni per il trasporto intermodale (che dovrebbero andare alla società Alpe Adria) e un milione per manutenzioni straordinarie delle infrastrutture.

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