Porto Vecchio e l’inizio dei cantieri, tagliati 140 posti auto al Molo IV
È una delle principali valvole di sfogo, in una Trieste sempre più affollata di turisti e sempre più affamata di parcheggi, ma da qualche giorno è già orfano di 140 posti auto ed è destinato a perderne molti altri ancora, quasi tutti, entro il 2026. È il parcheggio del Molo IV, la cui capienza complessiva è già passata da 630 a 490 stalli, che si ridurranno ulteriormente a partire da luglio, in maniera direttamente proporzionale all’avanzamento dei lavori per il recupero di Porto Vecchio, nello specifico per la realizzazione del viale monumentale, del bosco lineare, della cabinovia e dell’ex Tripcovich.
All’origine della riduzione dei posti per le quattro ruote, resa evidente da una recinzione che non è passata inosservata e che già agita gli animi dei fruitori del park, c’è appunto l’avvio dei lavori in Porto Vecchio, nello specifico il cantiere da 19 milioni di euro per la realizzazione del viale monumentale. Uno degli interventi con i quali si punta a ridare vita all’antico scalo asburgico, di fatto trasformando l’attuale area di parcheggio del Molo IV in una nuova piazza della città. È Trieste Terminal Passeggeri a gestire in concessione l’area, che è in buona parte di proprietà del Comune, a eccezione del molo, che invece è dell’Autorità portuale.
Qui, sul molo, come spiega l’amministratore delegato di Ttp Francesco Mariani, ci sono 180 posti, gli unici che per ora dovrebbero “salvarsi” dalle ruspe (perché in un’area non di competenza comunale) anche se dal Comune si fa notare che una «valutazione politica andrà fatta», visto che lasciare un’unica infilata di automobili posteggiate sulla striscia d’asfalto che si protende sul mare, all’interno di una cornice completamente rinnovata, «potrebbe stridere», sottolinea Giulio Bernetti, direttore del Dipartimento territorio del Comune. Per ora le valutazioni politiche sulla riduzione dei posti auto a disposizione di triestini e turisti le fornisce l’assessore comunale ai Lavori pubblici Elisa Lodi, che spiega che «al momento la nostra indicazione è quella di utilizzare il parcheggio del Silos, situato a breve distanza e spesso parzialmente vuoto. Poi gradualmente nel tempo verranno realizzate altre strutture tra Porto Vecchio e Opicina, che, con una capienza di circa 1.400 posti, non solo compenseranno quelli persi, ma aumenteranno l’offerta (i dettagli nell’articolo a destra, ndr)», anche se date precise ancora non ci sono, quindi un periodo critico tra lo smantellamento del park al Molo IV e l’apertura delle nuove strutture inevitabilmente ci sarà. Dal canto suo, Francesco Mariani di Ttp sulla riduzione dei posti auto taglia corto e afferma che «come gestori ci limitiamo ad accogliere e mettiamo in essere le decisioni del Comune».
Da adesso fino a luglio, quindi, i posti auto tagliati al Molo IV sono 140, con una capienza totale che scende da 630 a 490. Stalli che verranno gradualmente e ulteriormente ridotti con l’ampliamento dell’area dei cantieri per far rinascere Porto Vecchio fino a 2026, data cerchiata in rosso perché, come noto, entro quell’anno andranno spesi i fondi del Pnrr (entro l’estate è prevista anche l’apertura di un cantiere di competenza regionale sul torrente Chiave). Nel 2026, dunque, gli unici posti che potrebbero rimanere a disposizione degli utenti sono quelli nell’area dell’Autorità portuale sul molo, 180.
Un tema che inevitabilmente andrà ad accendere più di qualche polemica, in una città che negli ultimi anni ha visto una crescita imponente delle presenze turistiche e un conseguente assottigliamento dei parcheggi a disposizione dei residenti in centro città, soprattutto in primavera ed estate, e in momenti particolari dell’anno come il weekend della Barcolana. Tutto ciò al di là delle opinioni sulle finalità dei cantieri e sulla bontà di un progetto di enorme portata per il futuro della città.
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