Porto vecchio dreaming: undici proposte (più una) per il futuro dell'area
Di seguito trovate le migliori proposte per il futuro di Porto vecchio scelte dal Rotary Club Trieste.
L'iniziativa "Porto vecchio dreaming", in collaborazione con Il Piccolo e con il patrocinio dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale, ha l’obiettivo dichiarato di portare nuove idee alla “causa” del Porto vecchio facendo in modo che a portarle - e le migliori saranno presentate alle istituzioni stesse - siano proprio i cittadini.
1. (H)all, attività culturali, scientifiche ed espositive negli edifici recuperati
Il progetto prevede il recupero dalla palazzina ex-mensa e i due manufatti limitrofi in autocostruzione guidata, utilizzando tecniche bio-architettoniche, stimolando la riappropriazione delle tecniche artigianali integrate all’innovazione impiantistica tecnologica. Un approccio etico per contenere i costi, coinvolgere i giovani e rendere la cittadinanza partecipe del recupero. Gli edifici così recuperati diventerebbero terminale operativo di promozione e informazione didattica. All’interno, la ricerca di cervelli e fondi per il recupero e la valorizzazione dell’intera area dismessa sarà affiancata da attività multimediali interattive di ultima generazione.
2. Un polo marino-marittimo per portare sul mare... l'istituto del mare
L’OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale) è un ente a forte vocazione marina dotato di infrastrutture all’avanguardia, prima tra tutte l’unica nave da ricerca italiana di classe “globale” (OGS Explora). La sede principale di OGS è però situata a Borgo Grotta Gigante e l’OGS-Explora fa base a Crotone. L’idea è quindi quella di spostare la sede di OGS in Portovecchio insieme alla sua nave. Lì si concentrerebbero gli altri laboratori degli istituti e delle principali istituzioni attive nel campo della ricerca e formazione nel settore marino e marittimo (come ad esempio l’Università di Trieste e CNR ISMAR). Porto vecchio sarebbe così un grande polo marino-marittimo dove le componenti scientifica, divulgativa/museale e di innovazione tecnologica possano trovare una casa comune.
3. Un ingresso prestigioso per la città
Modifica dell'attuale viabilità al fine di far raggiungere Trieste attraverso Porto Vecchio, fornendo così un contatto diretto con l'area che consenta lo sviluppo della stessa e migliori l'integrazione tra il porto, la periferia e la città.
4. Cittadella internazionale della cultura e della scienza
Realizzazione di un polo museale comprendente museo storico navale, immaginario scientifico, Museo Nazionale dell’Antartide, ICGEB, OGS. Storia, scienza, tecnica e tanta avventura, integrati da un centro documentazione di livello (biblioteca, fototeca, archivio), a disposizione degli studenti e dei ricercatori, sale convegni ed espositive, luoghi di ristoro, negozi specializzati, librerie.
5. Science Center al Magazzino 26
Polo museale dell'innovazione a sviluppo dell'immaginario scientifico inserito in un grande Science Center costituito dal complesso Magazzino 26, centrale idrodinamica e sottostazione elettrica, quale agorà e simbolo del Sistema Trieste
6. Connessioni, viabilità interna e co-housing
Il progetto prevede la creazione di una nuova parte di città fondandosi su tre pilastri: buone connessioni al tessuto urbano circostante, una viabilità interna e un articolato utilizzo degli edifici, dando spazio anche alle nuove modalità dell'abitare come il co-housing. Ipotesi di un tunnel sottomarino ad unire l'estremo della Grande Viabilità a Campo Marzio con la rotonda già prevista su viale Miramare.
7. Porto vecchio per l'innovazione tecnologica al servizio della salute
Creare un centro di aggregazione sinergica per aziende del settore Internet of Things (IoT) e aziende 4.0 per la salute del cittadino
8. La serra-mercato sul mare
Creare una serra-mercato totalmente autosufficiente (zero impatto ambientale, coltura idroponica) che faccia da luogo di incontro (presenza di bistrot, caffè, punti di ristorazione). Doppio vantaggio: per i cittadini: offerta di prodotti bio a km zero, disponibili tutto l’anno; per i turisti: spazio di vendita, degustazione e promozione dei prodotti enogastronomici dell’intera provincia all’interno del quadro complessivo di recupero del Porto Vecchio. Modelli già realizzati: Mercato Coperto di Firenze, Farm 360 di Indianapolis
9. Fulcrum
Realizzazione di una serie di ambienti a 10 metri sotto il livello del mare con impatto zero. Illustrato già nel 2011, "Fulcrum" prevede un polo scientifico e turistico sott'acqua accanto alla vecchia diga foranea di Porto vecchio. Il sito sottomarino sarebbe collocato a una profondità variabile tra i 10 e i 14 metri, con ambienti all'interno dei quali potersi fermare per lunghi periodi senza l'utilizzo di autorespiratori, come ad esempio un bar o una cappella per matrimoni, oltre ad altri dove poter nuotare e muoversi con l'apparecchiatura adatta. Il primo lotto comprende strutture a terra, una reception per accogliere i visitatori, uffici, laboratori di ricerca per la tutela del mare, aule didattiche, negozi, un diving center, una zona espositiva e altri locali di servizio. Il secondo lotto riguarda i collegamenti logistici, con tanto di parcheggio per pullman turistici; il terzo elenca strutture da realizzare sulla diga foranea, fondamentali per accedere al quarto lotto, quello sott'acqua, composto dalla torre di immersione, dalla cupola " fulcrum" (ambiente protetto con una cupola del diametro di 16 metri), poi la chiesa subacquea (dove poter celebrare matrimoni), e infine l'Arca, una sorta di nave sommersa da 18 metri.
10. Olimpiadi della vela 2022
Il progetto prevede la realizzazione di un Centro Internazionale per gli Sport del Mare, con spazi dedicati a foresterie, allenamento, didattica e rimessaggio. Prende avvio dalla vela, ma la struttura - ubicata nell'idea originaria nella zona del Bacino uno, ma ipotizzabile anche in altre zone - si presta ad essere dedicato a tutti gli sport del mare. E' correlato e dipendente dal più ampio utilizzo del Porto Vecchio. Il progetto che la SVBG propone si presta a un doppio target: atleti locali che raggiungono un alto livello di performance e militano ad elevati livelli agonistici, che necessitano di strutture all’avanguardia per allenarsi (strutture attualmente non presenti a Trieste, tanto che si registra una “fuga di muscoli e cervelli sportivi”), e atleti e appassionati che giungono da altri territori per utilizzare strutture moderne. Un terzo target, semi-locale, è composto da tutti quei ricercatori, studenti, manager e fruitori dei nuovi insediamenti che il Porto Vecchio saprà attrarre, alla ricerca di spazi nuovi e in linea con le proprie aspettative ed esigenze di praticare sport e attività all’aria aperta. Si punta anche a dare spazi ai circoli velici, le canottiere, l’attività di pesca e di subacquea in un’ottica di sinergia tra circoli velici e realtà sportive del mare.
11. Il design della conoscenza
Insediare un atelier di ricerca e formazione specializzato nel campo del design, un laboratorio culturale radicalmente connesso al ecosistema scientifico e collegato al mondo industriale.
12 (bonus). Il faro della scienza
Proposta dell'ing. Pierpaolo Ferrante, coordinatore della commissione tecnica, di realizzare un faro della scienza, a forma di doppia elica del DNA illuminata. Darebbe la rotta per l’area scientifica del bacino zero con yacht club, edificio per robot sottomarini, terzo polo marine technology dell’Area di Ricerca, e un grande edificio, che per dimensione potrebbe contenere il parco del mare.
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