Porto vecchio di Trieste, il progetto da 19 milioni per il viale monumentale va in gara entro fine giugno

Il testo arriverà in giunta lunedì prossimo. Lo stesso giorno l’assessore Bertoli terrà in Consiglio un’illustrazione generale sull’antico scalo, in vista di Canne

 

Giovanni Tomasin
Lasorte Trieste 01/03/23 - Porto Vecchio, Viale fra seconda e terza fila di edifici
Lasorte Trieste 01/03/23 - Porto Vecchio, Viale fra seconda e terza fila di edifici

TRIESTE Arriverà lunedì in giunta la delibera per il viale monumentale del Porto vecchio, il progetto di fattibilità tecnico economica ha una stazza da 19 milioni di euro e l’obiettivo del Comune è di andare in gara entro il 30 di giugno. Si tratta del vialone centrale dell’antico scalo, una parte portante di tutto il progetto, per il quale l’ente ha predisposto percorsi pedonali e ciclopedonali, filari di alberi e aiuole.

Se per altre parti dell’area l’ente è ricorso al sostegno di progettisti di richiamo, è il caso di Alfonso Femia per il Parco lineare, la progettazione del viale monumentale è stata condotta in casa. Il progetto interessa il vialone di mezzo, nel tratto compreso tra il Magazzino 26 e piazza Duca degli Abruzzi, mediante il completamento della viabilità prevista. Quando si parla di viabilità, va ricordato il dibattito che ai tempi della modifica al Piano regolatore si fece sull’opportunità di consentire o meno il traffico veicolare all’interno del Porto vecchio: la scelta del municipio fu di ammettere le quattro ruote, ed ecco quindi che il viale monumentale farà da collegamento con il centro storico cittadino, garantendo «una rapida ed agevole connessione del comprensorio alla viabilità circostante delle Rive, del Borgo Teresiano e di viale Miramare», come si legge sul sito comunale dedicato ai progetti Pnrr.

La delibera verrà portata congiuntamente dagli assessori ai Lavori pubblici e al Bilancio, Elisa Lodi ed Everest Bertoli. «Questo progetto interessa la parte più nobile e bella del Porto vecchio – spiega Lodi –: manterremo quindi la visibilità dei palazzi, porteremo i sottoservizi, recupereremo le rotaie presenti. Il verde sarà molto presente con aiuole e alberi in filari». Il tutto, prosegue, sarà accompagnato da percorsi «pedonali e ciclopedonali»: «È un tassello importantissimo nella riqualificazione complessiva dello scalo, che faremo anche recuperando gli antichi masegni».

L’assessore Bertoli ha firmato ieri la delibera, e lunedì in Consiglio comunale farà anche una presentazione sullo stato dell’arte dei progetti: «Faremo il punto di come Porto vecchio diventerà Porto vivo», afferma l’assessore. L’illustrazione sarà propedeutica alla presenza che il Comune farà, la settimana successiva, al Mipim di Cannes, la mostra dedicata al futuro del mercato immobiliare internazionale che si tiene annualmente al Palais des Festivals di Cannes. Il Porto vecchio farà bella figura all’interno dello stand italiano, rappresentando una delle più vaste aree di riqualificazione urbana attualmente presenti in Europa.

In parallelo, il Comune sta portando avanti anche il progetto del “Parco lineare” o bosco urbano, progettato appunto dal genovese studio Femia, che insisterà nel viale parallelo e più interno rispetto a quello monumentale. In questo caso si tratta di un progetto senza strade, tutta area pedonale, ciclabile e verde, destinato però a venir sorvolato dal terzo grande progetto, quello della cabinovia.

Per i progetti Pnrr il governo mette a disposizione una centrale appalti unica, della quale il Comune ha deciso di avvalersi soltanto se questo consente di accelerare i tempi: «Abbiamo dato mandato agli uffici di muoversi autonomamente quando è possibile – spiega Bertoli – e di avvalersi della stazione appaltante ministeriale purché il Ministero acceleri i tempi». I tempi, infatti, sono il gran cruccio del Pnrr, e la ragione per cui gli uffici lavorano a marce forzate (si perdoni l’esagerazione) per portare a compimento entro le scadenze una serie di progetti, per l’appunto, monumentali

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