Porto Vecchio, contro-blitz fallito alla Camera
«A quanto pare M5S e Lega sono più “camberiani” della stessa destra triestina». Così il senatore del Pd Francesco Russo in merito all’emendamento presentato alla Camera da Massimiliano Fedriga (Lega Nord) e firmato anche da Aris Prodani (M5S) e Sandra Savino (Forza Italia) per abrogare la sdemanializzazione di Porto Vecchio approvata al Senato. «Spiace davvero vedere questa “santa alleanza” a difesa dell’immobilismo e dello status quo - afferma Russo -. Mi sembra incomprensibile che Fedriga e Prodani gridino allo scandalo per un emendamento che ha la semplice finalità di dare ai cittadini di Trieste la possibilità di scegliere tutti insieme cosa fare dell’area. Altro che cementificazione del Porto Vecchio: semplicemente da oggi, grazie al Partito democratico, non ci sono più i lacci e laccioli che hanno imprigionato Trieste per decenni, e il futuro dell’area è una bella pagina bianca su cui poter disegnare, assieme a tutta la classe dirigente e politica di questa città, un progetto che - conclude Russo - ponga al centro l’interesse dei cittadini e della comunità».
Sinistra Ecologia Libertà ha votato ieri sera, alla Camera dei deputati, contro l’emendamento di Fedriga: «Sel è favorevole al concetto di portualità allargata e a quello di restituire la città al Porto Vecchio - spiegano la parlamentare Serena Pellegrino e la coordinatrice provinciale vendoliana Sabrina Morena -. Davanti alla proposta di sdemanializzazione di Russo vogliamo esprimere fin da ora che siamo contrari a qualsiasi speculazione edilizia possa essere pensata in tale aerea e siamo contrari a qualsiasi edificazione di nuovi alloggi, se non di edilizia popolare, avendo già Trieste un numero molto alto di case invendute o sfitte. Pensiamo che l’area del Porto Vecchio deve essere messa a disposizione per il rilancio economico della città diventando il luogo dove economia, scienza, turismo, cultura e istruzione possano incontrarsi. Occorre quindi definire al più presto un progetto sensato».
Di tutt’altro avviso, evidentemente, Fedriga, capogruppo del Carroccio alla Camera: «Con un blitz vergognoso fatto di notte al Senato il governo ha privato Trieste di una grande risorsa imprenditoriale ed occupazionale. Cioè il Porto Franco Nord, vero e proprio fiore all’occhiello per tutta la regione se solo venissero emanati dal governo i decreti necessari ad attuare i vantaggi fiscali della zona franca. Si è invece preferito privilegiare un progetto nel quale è prevista l’eliminazione della zona franca e del demanio favorendo, in sostanza, il forte rischio di una speculazione edilizia che serve solo a fare gli interessi di qualche privato ma non della collettività».
«Amarezza incredibile» di Aris Prodani per aver dovuto «sottoscrivere gli emendamenti di un altro gruppo per far sentire la mia voce», ha postato in rete il deputato grillino in aperto dissenso con il gruppo M5S. Bocciato anche un ordine del giorno proposto sempre da Fedriga sul tema e dello stesso tenore.
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