Presidenza del porto di Trieste, gli operatori: «Fare presto»
Dagli spedizionieri ai terminalisti, l’appello dopo la visita del viceministro Rixi. «Continuità con l’eredità di D’Agostino». Sul tavolo l’ipotesi Gurrieri-Torbianelli
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Grazie per la visita e per le parole importanti spese sul ruolo del porto di Trieste, ma ora il governo si sbrighi. Potrebbe essere questa, brutalizzando non troppo i toni, la sintesi estrema dell’appello che gli operatori dello scalo lanciano al viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi dopo l’incontro tenutosi nei giorni scorsi alla Torre del Lloyd.
La comunità portuale è in fermento. Nove mesi di commissariamento pesano. Terminalisti, spedizionieri e mondo economico scrutano l’orizzonte sperando in una rapida nomina del nuovo presidente dell’Autorità di sistema. «In continuità con l’eredità di D’Agostino», dicono tutti.
A favore di microfono nessuno fa i nomi, ma appena si spegne il registratore la chiosa è immancabile: il porto va affidato ad Antonio Gurrieri e Vittorio Torbianelli. La compattezza ormai pare totale, almeno fra gli intervistati.
Stefano Visintin, presidente dell’associazione di categoria Aspt-Astra, sottolinea che «Rixi ha detto cose importanti, ma ci ha parlato di “nomina entro la primavera”, che può voler dire molte cose. Gli abbiamo ricordato l’importanza della digitalizzazione e della piena applicazione del porto franco internazionale per le lavorazioni industriali; vanno ripensati anche i varchi fisici e i regolamenti del lavoro portuale per rendere le imprese private competitive, pur mantenendo la giusta remunerazione e professionalità dei lavoratori». Secondo il rappresentante degli spedizionieri, «prima avremo un presidente e meglio è, ma le nomine di carattere politico prevedono una serie di passaggi. Speriamo solo che la scelta sia condivisa, perché dobbiamo poter lavorare in modo determinato e sereno in continuità con la visione che si è affermata finora».
Fabrizio Zerbini, presidente del Propeller Club e di Antep Fvg, si dice «contento di aver sentito Rixi dare tanta importanza al nostro porto, ma ora serve indicare quanto prima una guida salda». Zerbini è il numero uno sia dell’associazione della comunità portuale, che presidente dei terminalisti: «Serve – dice – una figura competente che conosca le specificità del porto, per evitare periodi di ambientamento che ritarderebbero le tante decisioni che ci aspettano».
Il ritornello è lo stesso per tutti, inclusa Confindustria. Il presidente di Alto Adriatico Michelangelo Agrusti si augura che «si faccia presto e si evitino salti nel buio: la logica vuole che chi già conosce il territorio riceva patente e chiavi per mettersi subito alla guida».
Michela Cattaruzza, ad di Ocean e responsabile della sezione Trasporti di Confindustria, dice che «il commissario sta facendo un ottimo lavoro, ma per il bene e la continuità del porto un presidente va nominato al più presto. Va messa in campo la progettualità per il futuro e non può farlo la figura transitoria del commissario».
L’imprenditore del caffè Roberto Pacorini sottolinea che «se un operatore ha programmi di lungo periodo o investimenti importanti oggi trova il vuoto in tutta Italia: a Genova è tutto bloccato e la situazione è tragica; a Trieste le cose vanno meglio, ma i porti commissariati si trovano nell’immobilismo». L’agente marittimo e terminalista Enrico Samer concorda: «Oggi l’Adsp ha una sua continuità e questo è positivo, ma solo un presidente può programmare a lungo termine. Speriamo si possa riprendere al più presto. Gli operatori triestini si sono già espressi: chi ha collaborato con D’Agostino è sicuramente in grado di portare avanti con forza quanto di buono si è fatto finora».
Francesco Mariani, ad di Trieste terminal passeggeri e presidente dell’Agenzia per il lavoro portuale, auspica che «il Mit consideri prioritario assicurare ai due sistemi portuali più importanti del paese – e cioè Trieste-Monfalcone e Genova-Savona-Vado – la nomina dei presidenti, al più presto e svincolati dalle scadenze delle altre Adsp. Dopo 18 mesi di commissariamento per l’Autorità ligure e 9 mesi per quella triestina, essendo pronti i due presidenti di Regione a dare l’intesa, si spera in una nomina a breve».
Lo spedizioniere Francesco Parisi annota che «il termine stesso di commissario implica una gestione dell’ordinario, mentre servono visione strategica e un presidente con un lungo mandato davanti. È tautologico dire che città e operatori sperano di avere presto il presidente, ma l’importante è che sia quello giusto». L’imprenditore dell’autotrasporto
di Autamarocchi ha fiducia nell’impegno di Rixi: «Credo che la nomina possa avvenire a marzo. Ci sono ancora accordi da trovare in alcuni porti, ma il viceministro dice che per Trieste l’intesa è fatta. I tempi sono maturi ed è assolutamente necessario che lo siano: bisogna velocizzare gli investimenti enormi in programma».
Il presidente dell’Interporto Paolo Privileggio sottolinea infine che «il commissario Torbianelli sta portando avanti un compito impegnativo: auspichiamo si arrivi presto alla nomina per poter continuare il percorso e uscire dall’attendismo di questa fase». —
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