Porto San Rocco srl al palo Deserta anche la quinta asta

MUGGIA. «Sembrava davvero essere il momento giusto: avevo ricevuto diverse manifestazioni di interesse, per me era davvero fatta, invece è arrivata questa ennesima mazzata che però, lo dico subito,...
Di Riccardo Tosques
Lasorte Trieste 13/10/16 - Muggia, Porto S.Rocco
Lasorte Trieste 13/10/16 - Muggia, Porto S.Rocco

MUGGIA. «Sembrava davvero essere il momento giusto: avevo ricevuto diverse manifestazioni di interesse, per me era davvero fatta, invece è arrivata questa ennesima mazzata che però, lo dico subito, non ci fermerà dal raggiungere il nostro obbiettivo». Marco Pacini, amministratore dei condomini che compongono borgo San Rocco, racconta l’amarezza per la quinta asta consecutiva andata completamente deserta. Nella mattinata di ieri, allo studio notarile romano di Alfonso Colucci, luogo deputato per la presentazione delle offerte intestate all’avvocato Paolo D’Agostini, curatore fallimentare della Porto San Rocco srl, non si è presentato nessuno. Dopo le prime quattro aste flop, i 15 milioni e 225mila euro, ossia la stima di partenza formulata dal consulente tecnico nominato dal Tribunale proposta il 25 febbraio scorso per l’acquisto del lotto, erano stati ribassati raggiungendo gli 8 milioni e 542mila euro. Una cifra decisamente appetibile visto il corposo compendio immobiliare muggesano in vendita, ossia 305 unità immobiliari, di cui 117 adibite a civile abitazione-alloggi turistici (in alcuni casi arredati), 11 locali commerciali, 22 cantine, 152 posti auto coperti e tre scoperti, in 13 Umi (Unità minime di intervento) ripartite in sette condomini.

Ad auspicare una soluzione della vicenda c’era anche il Comune di Muggia. Non solo per la speranza di veder rilanciata l’area, ma anche perché il Comune stesso è creditore della Srl. La Porto San Rocco srl, infatti, ha omesso di versare al Comune tributi per 625mila euro. Nello specifico l’Ici dovuta per il 2010 e il 2011, l’Imu del 2012, 2013 e 2014, nonché la Tasi del 2014. Difatti il Comune rientra nel gruppo dei quattro creditori muniti di privilegio insieme ad altri tre soggetti: il Banco Popolare Società Cooperativa, la Banca Nazionale del Lavoro spa e il Supercondominio complesso di Porto San Rocco. E proprio sul ruolo delle banche Pacini esprime il proprio pensiero: «Noi siamo contrari a una vendita frazionata del complesso. Siamo in stretto contatto con il procuratore fallimentare, e forti anche dell’appoggio del Comune che come noi è parte lesa, auspichiamo che vi possa essere una ulteriore asta al ribasso». Pacini evidenzia come, in attesa di sapere le prossime mosse, la situazione attuale sia seriamente difficile per chi vive nei condomini di porto San Rocco: «Ogni anno mancano all’appello circa 100mila euro di spese condominiali, i conti non tornano. Eppure ho il sentore che la vendita in blocco della struttura sia oramai prossima. Non è andata a buon fine durante quest’asta, ma sono convinto che alla prossima avremo un acquirente». L’amministratore dei condomini del borgo ha infine smentito voci di una presunta nuova data per la vendita del complesso: «Non è ancora stata fissata. Ci vogliono dei tempi tecnici. Ma sono fiducioso».

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