Porto, pressing di Cosolini su Lupi
«Fuori il nome del nuovo presidente del Porto». Roberto Cosolini non gliel'ha chiesto in maniera così brusca e diretta ma il senso della lettera inviata al ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Maurizio Lupi è più o meno questo. Nel calcio si chiama pressing a tutto campo. La lettera partita ieri mattina dal Municipio è più formale ma in alcuni passaggi anche incisiva. Facile la traduzione: anche il sindaco ha perso la pazienza per questo "colpevole ritardo” che, come ha asserito il segretario regionale della Cgil Franco Belci, ha consentito a Marina Monassi di rimanere ancora per 45 giorni alla Torre del Lloyd. È una proroga prevista dalla legge, visto che è ormai tecnicamente impossibile nominare la nuova Authority entro il 19 gennaio. Finora, nei fatti, non si è vista una grande fretta da parte del governo di voltare pagina in Porto. Belci, che può permettersi di recitare il ruolo di grillo parlante, sostiene anche che questa sorta di "catenaccio" è dovuto al fatto che nessuno dei tre nomi della terna (D'Agostino, Marcucci, Gurrieri) fa impazzire Lupi nè Serracchiani. I due hanno provato ad affrontare l'argomento il giorno 23 dicembre quando si sono fatti gli auguri rinviando la questione a un incontro previsto per metà gennaio. Secondo indiscrezioni, sembra che la fumata bianca avverrà proprio dopo il 15 gennaio e nei corridoi del Ministero si dice che D'Agostino (il candidato espresso dal Comune) sembra essere in pole position per il semplice motivo che per motivi diversi gli altri due nomi sono stati accantonati. C'era la possibilità da parte del ministro Lupi di chiedere una seconda terna ma non ha esercitato questa opzione. Bisogna però anche considerare che il “caso Trieste” rientra comunque in un partita nazionale molto più ampia e deve quindi mettersi in fila visto che Lupi vorrebbe prima sistemare i porti di Civitavecchia e Napoli.
E proprio in questi giorni si scopre, anche se la voce circolava da tempo, che la prima scelta di Roberto Cosolini non era Zeno D’Agostino (comunque ottimo tecnico suggerito dagli esperti Sergio Bologna e Claudio Boniciolli) bensì Riccardo Illy. La sua candidatura, data la sua esperienza e le sue capacità imprenditoriali, trovava porte aperte anche nella parte “sana” del centrodestra, come ha confermato due giorni fa l’ex sindaco Roberto Dipiazza. Poteva essere l’uomo giusto al posto giusto. Prima di ufficializzare la candidatura, secondo indiscrezioni Roberto Cosolini avrebbe chiesto il via libera alla Regione, trovando solo semafori rossi. Rapporti difficili da ricucire dopo che Illy si era dimesso dalla presidenza della Commissione paritetica Stato-Regione. Serracchiani, tra l’altro, aveva già trovato la sua carta da giocare per l’Authority ed era Galliano Di Marco, presidente del Porto di Ravenna. Scartato Illy, Cosolini ha poi blindato il nome di Zeno D’Agostino, agendo secondo coscienza...
Oggi l’ennesima manche di questa corsa a ostacoli, la lettera di Cosolini che chiede a Lupi di premere sul pedale dell’acceleratore. Nel suo scritto il sindaco sottolinea come «la norma vigente, stabilendo l'inizio dell'iter per 90 giorni prima della scadenza, intende garantire la tempestività dei cambi di gestione evitando quanto più possibile tempi di transizione».
A tale proposito sottolinea «la tempestività delle indicazioni dei Comuni di Trieste e Muggia e della Provincia, ma ricorda che anche la Camera di commercio ha provveduto alla nomina da più di 60 giorni, il che fa ritenere che non ci siano motivazioni ostative nei confronti dei candidati segnalati». La lettera prosegue evidenziando «l'urgenza dell'atto conclusivo di competenza del Ministro, d'intesa con la Presidente della Regione - ed evidenzia come l'ipotesi apparsa nei giorni scorsi di un possibile commissariamento, da un lato non trovi fondamento nella norma e dall'altro, soprattutto, rappresenterebbe un elemento di freno per scelte di respiro e per la costruzione di un rapporto di collaborazione continuativo con le istituzioni locali e con le forze economiche». Ma non è tutto, il promemoria per Lupi è lungo. «Il Governo, di cui Lei è autorevole esponente, sta affrontando con provvedimenti incisivi una situazione difficilissima al fine di promuovere le condizioni per una ripresa dell'economia e dell'occupazione e di ridare in tal modo una prospettiva di futuro al nostro Paese. Per farlo il tempo è prezioso e il tempo per il nostro Porto significa scelte per il potenziamento delle infrastrutture terminalistiche, per la valorizzazione dei suoi collegamenti ferroviari, per cogliere l'opportunità di essere strategico nell'ambito dei collegamenti fra il Far East da una parte e il Mediterraneo Orientale dell'altra con importanti mercati europei».
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