Porto, Pacorini scrive a Paoletti: «Candida chi ha le competenze»
Per la nomina del nuovo presidente dell’Autorità portuale anche la Camera di commercio, così come unitamente i sindaci di Trieste e Muggia, e la Provincia, sta per indicare uno dei nomi della terna nel cui ambito il ministro di Infrastrutture e traporti dovrà scegliere, in accordo con la governatrice del Friule Venezia Giulia, il presidente designato. Mentre la giunta camerale sta per scegliere la propria candidatura, Federico Pacorini, uno dei più affermati imprenditori della regione oltre che operatore del porto ha inviato la lettera aperta che pubblichiamo qui sotto al presidente camerale Antonio Paoletti.
Caro Antonio, ricorderai, era il 2000, tu presidente dei commercianti ed io presidente degli industriali, trovammo un accordo che consentì di chiudere l'esperienza del precedente presidente della Camera di Commercio, che tutti ritenevamo troppo sbilanciato politicamente e non equilibrato nella rappresentanza di tutte le categorie.
Oltre all'impegno per una gestione più condivisa della Camera di Commercio, stipulammo un accordo nel quale si confermava un'adeguata turnazione alla presidenza da parte delle diverse categorie, stabilendo anche che il Presidente della Camera non avrebbe dovuto essere allo stesso tempo presidente della categoria che lo aveva espresso. Questo per un evidente scopo di neutralità.
I contenuti di questo accordo li ricordo bene perché dovetti spiegare ai miei organi associativi che l'auspicato nuovo corso della Camera di Commercio ben giustificava una nostra rinuncia ad una presidenza che avremmo potuto legittimamente rivendicare. Ottenni il consenso, ti demmo il nostro supporto e tu, presidente dei commercianti, divenisti Presidente della Camera.
Ho fatto questa introduzione per spiegare perché mi sento legittimato a fare ora alcune considerazioni e a darti un suggerimento. Non entro nel merito del tuo operato di Presidente della Camera di Commercio, perché esprimerei opinioni personali e ciascuno ha le proprie.
Posso però rispolverare gli impegni di 13 anni fa ed è un fatto che la turnazione alla presidenza non ha avuto luogo, così come è un fatto che tu sei ancora presidente dei commercianti. In questi giorni si decidono i nomi per la terna da presentare al ministro Lupi, che poi dovrà nominare il Presidente del Porto di concerto con la Serracchiani. Si dice che la Camera di Commercio potrebbe indicare quale suo candidato il suo stesso presidente, cioè tu stesso.
Perdonami Antonio, ma richiamandomi a quanto detto prima, mi sento legittimato a farti una richiesta: da Presidente della Camera di Commercio, non consentire che la Camera ti candidi alla presidenza del Porto. Perfino se tu avessi, tutte e forti le caratteristiche indispensabili per svolgere quel ruolo, e non le hai, non dovresti utilizzare l'istituzione che conduci in nome e per conto di tutta l'economia triestina per proporre te stesso.
Guidare il Porto è un affare complesso ed ha un impatto strategico sullo sviluppo della città. C'è bisogno di esperienza nei traffici marittimi e terrestri e capacità di interlocuzione con il mondo intero. Anche tu ricorderai cos'è stato del nostro scalo quando la politica l'ha dato in mano ad un anatomopatologo!
Un' ultima considerazione. Il Porto è strategico per il futuro di Trieste, ma anche la Camera di Commercio, così come la vedevamo tu ed io nel 2000, aveva un ruolo importante, da riscoprire e rilanciare nella trasparenza e nel prestigio che una tale istituzione deve avere.
Tutela l'immagine di questa istituzione, Antonio, e porta la tua giunta ad indicare un nome terzo, che sia dotato delle qualità richieste e che possa essere in grado di riportare serenità nell'azione congiunta di Porto e enti locali per l'interesse di tutta Trieste.
Federico Pacorini
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