Porto, manovra degli operatori per suggerire Gurrieri a D’Agostino

In una lettera al sindaco alcuni di loro chiedono che l’ex candidato di Paoletti possa essere il segretario generale
Un'immagine del Molo Settimo
Un'immagine del Molo Settimo

Un’operazione di continuità con la precedente gestione alla Torre del Lloyd che passerebbe attraverso la nomina di Antonio Gurrieri a segretario generale dell’Autorità portuale. La starebbero tentando alcuni operatori del settore: terminalisti, agenti, spedizionieri, che attraverso i vertici delle rispettive categorie avrebbero domandato al sindaco Roberto Cosolini, anche nel recente incontro in municipio e poi addirittura con una lettera, di inoltrare questa loro richiesta al neocommissario Zeno D’Agostino.

Due tra i dirigenti di spicco dell’Authority, cioé Walter Sinigaglia e Diego Umer - sarebbe stato il loro ragionamento - se ne sono appena andati in pensione e nel giro di un anno addirittura una trentina di dipendenti anche con spiccate professionalità potrebbero seguirli. D’Agostino di conseguenza, che viene da una realtà completamente esterna, rischierebbe di non avere molti esperti della situazione locale con cui rapportarsi direttamente, per cui l’ideale sarebbe avere come spalla Gurrieri che ha operato in ruoli di vertice sia con Maurizio Maresca che con Claudio Boniciolli, ma in particolare con Marina Monassi con la quale era già stato anche segretario generale.

Qui però sta anche la doppia lettura cui si presterebbe la situazione perché Gurrieri potrebbe rappresentare appunto la continuità ideale con la gestione precedente tanto che uno dei più grandi sostenitori di questa nomina sarebbe Antonio Paoletti presidente della Camera di commercio e l’intera operazione potrebbe essere letta come l’ultimo colpo di coda di Marina Monassi. Non impossibile da credere dal momento che Paoletti aveva proposto Gurrieri addirittura come presidente dell’Autorità portuale (del resto dopo essere stato il fautore quattro anni fa, grazie alla propria indicazione, della nomina di Monassi).

Porto vecchio, la sdemanializzazione accelera
Una veduta del Porto vecchio

La candidatura di Gurrieri, avallata dalla giunta camerale che a stento aveva raggiunto il numero legale, era entrata nella terna presentata al ministro Maurizio Lupi assieme appunto allo stesso D’Agostino indicato dai Comuni di Trieste e di Muggia e a Nereo Marcucci presidente nazionale di Confetra indicato dalla Provincia. Era stata anche avanzata in ritardo rispetto ai termini di legge, in palese antitesi con quelle proposte dagli enti territoriali elettivi. Per questi motivi è difficile che la richiesta degli operatori venga accolta sebbene lo stesso ministro Lupi, nella conferenza stampa tenuta a Roma, avesse sottolineato che «la nomina di Zeno D’Agostino è in continuità con l'ottimo lavoro svolto dalla presidente uscente Monassi».

«Per il segretario generale, se il ministero confermerà che può essere nominato - ha dichiarato D’Agostino che si insedierà alla Torre del Lloyd martedì - saranno valutati gli stessi criteri utilizzati per il commissario, competenza e professionalità. Oltre logicamente al fatto che dovrà essere una persona di mia fiducia». Sulle pressioni a favore di Gurrieri sarebbero invece apparsi più freddi gli industriali e il principale operatore del porto di Trieste, Pierluigi Maneschi.

Ieri il presidente di Confindustria Venezia Giulia, Sergio Razeto è tornato invece a esprimere soddisfazione per il prossimo insediamento di Zeno D’Agostino ricordando come il suo era stato «uno della strettissima cerchia di nomi proposti dall’associazione, uscito dalle consultazioni fatte con numerosi imprenditori che conoscono le sua competenze professionali in ambito logistico, di colegamenti intermodali e ferroviari in particolare. Mi auguro che il neocommissario - ha aggiunto Razeto - risolva in tempi brevi il contenzioso con l’Unione europea riguardo alle concessioni a Trieste marine terminal e alla Siot, che stanno garantendo imponenti finanziamenti privati al porto di Trieste e spinga a conclusione l’iter sul Piano regolatore. Inoltre - ha concluso - mi rasserena il fatto che sarà ristabilito un dialogo continuo e fattivo con le istituzioni e le categorie di recente mancato».
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo