Porto, la presidente seleziona ad agosto il segretario generale
Un segretario generale da reperire in tutta fretta. Nel mese di agosto. Tramite email e in formato pdf. Marina Monassi, presidente del Porto di Trieste, si è messa alla caccia disperata del nuovo segretario generale. Non si può stare senza neppure se mancano pochi mesi della scadenza del suo mandato (15 gennaio) e soli due mesi (la meta di ottobre) per l’invio della terna di nomi al ministro dei Trasporti. La presidente non si è ancora rassegnata alle dimissioni («accettate suo malgrado») del geometra Walter Sinigaglia, segretario generale facente funzioni, che ha deciso, avendo maturato i requisiti, di andare in pensione alla veneranda età di 58 anni. A fare parzialmente le veci di Sinigaglia è stato richiamato per ora in servizio Antonio Gurrieri.
Sul sito dell’Authority portuale, tra le news, è apparso il 7 agosto l’invito a «presentare manifestazioni d’interesse» per la «posizione di segretario generale dell’Autorità portuale di Trieste» firmato da Marina Monassi in persona. «Coloro che sono interessati sono invitati a presentare i seguenti documenti (in file di formato pdf): il proprio curriculum vitae, lettera con le motivazioni e lettere di referenze al seguente indirizzo elettronico: presidente@porto.trieste.it entro le ore 12 del 5 settembre 2014». Niente di più facile. Con un avvertimento: «L’avviso di avvenuta ricezione non sarà fornito e la documentazione inviata non sarà restituita». I pdf, insomma, non torneranno indietro. E nessuno potrà avere la certezza che la manifestazione d’interesse sia arrivata a destinazione. Del resto, come si precisa qualche riga dopo, «la pubblicazione dell’invito e la ricezione delle manifestazione di interesse non comportano per l’Apt alcun obbligo o impegno nei confronti dei soggetti interessati alla nomina di segretario generale». Una cosa molto sportiva, insomma. Non si fa cenno ai requisiti necessari (laurea o semplice diploma?) e neppure al compenso previsto. Un “bando” che non ha mancato di sollevare diverse perplessità a partire da quelle del senatore democratico Francesco Russo che, fresco di “pensionamento” dal Senato, si dedica con un certo accanimento terapeutico alle sorti dei vertici dell’Apt di Trieste. «Con una comunicazione che per ora appare - con modalità assolutamente irrituali - solo sul sito dell'Apt, la presidente Monassi continua a sorprenderci, aprendo una procedura di selezione del nuovo segretario generale che, per tempistica e modalità, non può che essere considerata inaccettabile. Raramente si è vista una selezione di una figura così decisiva per un'amministrazione gestita con tanta disinvoltura, a partire dall'indicazione della mail della presidente e non del protocollo come recapito cui inviare il curriculum. Ciò che è davvero inaccettabile è, però, la scelta di aprire questa procedura ad agosto e soprattutto a pochi mesi dal rinnovo della presidenza dell'Apt. Non ha nessun senso scegliere ora il nuovo segretario generale con un incarico quadriennale (dopo che per anni si è scelto di mantenere in quel ruolo un facente funzioni come il geometra Sinigaglia)» . Dal consigliere comunale Pietro Faraguna (Pd) arriva invece un messaggio motivazionale, Lui, in procinto di andarsene a New York, non può purtroppo partecipare. «Basta una mail, un cv, una lettera di motivazioni, delle lettere di referenze - scrive su Facebook Faraguna - . E se non ti sentissi all'altezza, potresti fare un grave errore. Il facente funzioni, negli ultimi tre anni, è stato un geometra non laureato. 195mila euro annui di indennità. Credici: il prossimo segretario generale potresti essere tu! Hai tempo fino al 5 settembre».
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