Porto, il commissario specializzato nell’intermodalità nave-ferrovia
Nella seconda metà della prossima settimana, presumibilmente venerdì 23, il decreto di nomina da parte del ministro di Infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi, all’inizio di quella successiva, forse già lunedì 26, l’insediamento in carne e ossa. Sono queste le tappe di avvicinamento alla Torre del Lloyd, sede dell’Authority, del commissario Zeno D’Agostino che con calembour storico-letterario, dato il nome, potrebbe essere definito la coscienza del porto di Trieste. Uno scalo oggi ancora di media importanza nel panorama nazionale, ma che in prospettiva potrebbe diventare il più strategico in assoluto unitamente a Genova.
Comunque una meta di un certo prestigio per un manager che ha compiuto solo una settimana fa 47 anni, un’età che in Italia perlomeno fino a poco fa, cioé a prima dell’era-Renzi, era considerata quella di un ragazzo. E realmente piuttosto giovane, cioé a vent’anni, Agostino ha incominciato a lavorare, ai Magazzini generali di Verona. Qui (nell’ultima fase i Magazzini furono trasferiti all’interno dell’interporto di Verona), D’Agostino, di natali scaligeri, è rimasto per otto anni, tra il 1988 e il 1996, a destreggiarsi fra Tir e bolle di accompagnamento. Solo a questo punto ha avuto un ripensamento e spinto dalla voglia di perfezionare la propria preparazione ha ripreso gli studi con il trasferimento a Padova per l’iscrizione alloa facoltà di Scienze politiche, indirizzo economico. La vita di ateneo però lo avvince tanto da indurlo, dopo la laurea, a incominciare la carriera universitaria come docente a contratto con gli insegnamenti di Economia e gestione d’impresa (dove giunge ad avere oltre 400 studenti) e poi di Logistica.
Parallelamente avvia anche un’attività di consulenza per l’ambito delle attività di logistica delle piccole e medie imprese sviluppando in particolare le proprie competenze per quanto riguarda i progetti europei. Viene chiamato a Napoli e tra il 1999 e il 2003 opera all’interno dell’Agenzia regionale della logistica. Solo nel capoluogo campano dunque il suo primo incontro con il mare, ma anche l’inizio della specializzazione sull’intermodalità mare-rotaia che costituirà poi elemento determinante per la sua chiamata a Trieste dove il porto affida molte delle proprie chances ai collegamenti ferroviari per il Centro e l’Est Europa.
Tra il 2003 e il 2011 D’Agostino è l’amministratore delegato di Logica, il nome che ha assunto l’Agenzia regionale campana e tra il 2009 e il 2011 è chiamato a coprire il ruolo di segretario generale dell’Autorità portuale di Napoli, uno dei principali scali italiani. Nel febbraio 2011 diventa direttore generale dell’Interporto di Bologna, nel 2013 infine dopo 17 anni di lontananza dalla propria città cioé Verona ha l’occasione di tornarvi come dirigente della sezione Sviluppo dell’Interporto Quadrante Europa di Verona.
Ha già ribadito a tanti di non aver mai avuto alcuna tessera di partito, di ritenersi un tecnico puro. Non solo, ha anche specificato che avrebbe risposto affermativamente e in modo entusiastico anche se fosse stato indicato da giunte di centrodestra con alcume delle quali del resto ha già lavorato in più occasioni.
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