Porto, Gurrieri “surroga” Sinigaglia

Erediterà le pratiche più scottanti avviate dal segretario generale e quelle del dirigente Umer
Il terzetto dell'Authority: Sinigaglia (ormai ex), Monassi e Gurrieri
Il terzetto dell'Authority: Sinigaglia (ormai ex), Monassi e Gurrieri

Finiranno nelle mani di Antonio Gurrieri le pratiche di Walter Sinigaglia, il segretario generale facente funzioni dell’Autorità portuale che ha dato le proprie dimissioni dall’incarico avendo maturato i requisiti necessari per andare in pensione pur non avendo ancora compiuto 58 anni. E lo stesso Gurrieri, rientrato un mese e mezzo fa dal suo distacco presso il Ministero dell’Ambiente, dovrà occuparsi ora anche dei procedimenti avviati da un altro dirigente che è prossimo a fare richiesta per essere posto in quiescenza: Diego Umer, dirigente preposto al settore Bilancio, contabilità e finanza e al servizio Programmazione industriale. «Una perdita quest’ultima che sarà difficilmente colmabile - ha commentato ieri l’ex presidente Claudio Boniciolli - dato che Umer è ferratissimo nella sua materia come nessun altro all’interno dell’organigramma dell’Authority».

Authority, si è dimesso Sinigaglia
Foto Bruni 29.01.14 Autorità Portuale: Ulrike Adres e Marina Monassi

Un terremoto dunque ai vertici della Torre del Lloyd a cinque mesi dalla scadenza del mandato di Marina Monassi e con tempi estremamente ristretti anche per nominare un altro facente funzioni dal momento che subito dopo la fine dell’estate si entrerà in una sorta di trimestre bianco. La legge sui porti numero 84 del 1994 tuttora in vigore afferma che la terna di nomi è comunicata al ministro dei Trasporti tre mesi prima della scadenza del mandato, il che significa a metà ottobre. Ancora prima il ministro potrebbe sollecitarla. I tre candidati devono essere espressi rispettivamente dai Comuni di Trieste e di Muggia, dalla Provincia e dalla Camera di commercio. Nel frattempo però, sebbene sembri difficile, potrebbe entrare in vigore la nuova legge convertita dal decreto cosiddetto “Sblocca porti”, contenuto nello “Sblocca Italia” che per i presidenti, nell’attuale bozza, non prevede l’assenso del presidente della Regione al nome scelto dal ministro. Quanto al segretario generale, la legge attuale afferma che «è nominato dal Comitato Portuale, su proposta del Presidente, tra esperti di comprovata qualificazione professionale nel settore».

Ma l’ultimo segretario generale titolare a Trieste è stato Martino Conticelli, proposto da Claudio Boniciolli e proveniente come l’ex presidente dall’Authority di Venezia. In precedenza, con la stessa Monassi la carica era stata detenuta tra il 2004 e il 2007 da Gurrieri che ancora prima, dal 1991 al 2003, era stato anche vicedirettore generale dell’ApT. Logico per Gurrieri “ricandidarsi” per il prossimo quadriennio, ma ora una nomina da parte di Monassi lo brucerebbe dal momento che è probabile un cambio alla presidenza. Nei prossimi mesi dunque l’Autorità portuale, mentre gli attacchi dal fronte sindacale si moltiplicano, sembra destinata a navigare a vista. Quanto agli ultimi progetti annunciati, ancora Boniciolli contesta il fatto che l’allungamento di 200 metri del Molo Settimo possa venir fatto in assenza di Piano regolatore. «Avevamo già posto il quesito a Roma - spiega - e ci è stato risposto che non è possibile procedere semplicemente con una modifica tecnico-funzionale. Non solo, serve anche il nulla osta da parte di Lubiana».

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