Porto di Trieste e Baviera hub della logistica globale

TRIESTE Il Porto di Trieste come modello per sviluppare progetti innovativi da realizzare in tutto il mondo. Tum International, compagnia di sviluppo della Technical University di Monaco, ha sottoscritto il memorandum per la creazione del Competence center for port and energy logistics con la Siot-Tal, la Regione Friuli Venezia Giulia, la Camera di Commercio Italo Tedesca e l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale. Questo accordo prosegue il percorso intrapreso nel giugno scorso alla Fiera della Logistica di Monaco alla presenza del Governatore Massimiliano Fedriga. L’obiettivo del nuovo memorandum è di mettere in rete il know how sviluppato nello scalo giuliano, primo porto italiano per il petrolio. Il via con “Seahawk” che si concretizza con la consulenza a uno dei primari scali del Texas per la realizzazione di nuove infrastrutture portuali e un oleodotto che porterà il petrolio dai pozzi fino allo sbocco sul mare.
Verrano creati anche dei modelli digitali e nuovi impianti portuali che permetteranno di ottimizzare i piani gestionali con diversi obiettivi, fra cui quelli della sicurezza, del monitoraggio e della difesa ambientale L’assessore regionale Barbara Zilli, che ha sostituito Fedriga bloccato in Consiglio regionale, ha sottolineato come «questo memorandum non sia solamente un atto formale, ma sostanziale nei rapporti tra il Fvg e la Baviera per crescere insieme». Zeno D’Agostino, presidente dell’Autority, ha invece sottolineato come questo non sia un accordo legato ai traffici ma qualcosa di più: «Il porto di Trieste viene visto come un modello da esportare e a farlo è la Baviera che in Germania ha scali di primo piano, ma ha scelto noi e questo ci rende onorati. È un giorno che sancisce un cambio di passo rendendoci punto di riferimento globale». «Il corridoio commerciale tra il Fvg e la Baviera è molto importante e lo sarà sempre di più nel futuro» ha aggiunto Daniel Gottschald, general manager Tum international, che ha ricordato come l’università sia operativa da 150 anni avendo a che fare con tutto il mondo «e sulle tematiche portuali avevamo bisogno di un partner. Nella gran parte di questi progetti l’energia ha ruolo fondamentale, siamo lieti che ci sia anche Siot. La transizione verso le energie rinnovabili deve essere un pro e non un contro per questo la nostra economia deve essere sempre più sostenibile e in quest’ottica il Centro di competenze darà un contributo importante». «La Baviera rappresenta il 20% del Pil della Germania - ha aggiunto Alessandro Marino della Camera di commercio Italo Tedesca - e da Trieste arriva il 100% del petrolio che viene usato per sviluppare l’economia di quel territorio e con il quale c’è una relazione privilegiata. Grazie anche a Generali Deutschland che ha favorito l’incontro di giugno a Monaco». Alessio Lilli, presidente di Siot, vede in questo accordo un punto di partenza «che potrebbe avere importanti ricadute economiche per la regione con la creazione anche di nuovi collegamenti commerciali internazionali. Siamo particolarmente soddisfatti e stimolati in quanto siamo il partner privato di questa iniziativa». —
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