Porto di Trieste, Amburgo prende il 50,01% della Piattaforma logistica

Il colosso di Amburgo si prende la maggioranza della società che costruirà e gestirà il Molo VIII, ribattezzata Hhla Plt Italy
Uno scorcio della Piattaforma logistica con la gigantesa gru in grado di sollevare carichi fino a 125 tonnellate
Uno scorcio della Piattaforma logistica con la gigantesa gru in grado di sollevare carichi fino a 125 tonnellate

TRIESTE Plt è morta, viva Hhla Plt Italy. La società concessionaria della Piattaforma logistica cambia nome: è il primo effetto dell’iniezione da 12,8 milioni con cui ieri i tedeschi di Hamburger Hafen und Logistik Ag hanno effettuato l’aumento di capitale che li ha portati al 50,01% della Srl che costruirà e gestirà il Molo VIII, dando vita alla seconda banchina container del porto di Trieste.

Si è conclusa nei tempi previsti l’operazione che vede il principale terminalista dello scalo di Amburgo aprire la sua succursale mediterranea a Trieste. In previsione c’è un piano di investimenti da diverse centinaia di milioni, che nel corso della prima metà del 2021 verrà presentato all’Autorità portuale, con cui Hhla Plt Italy discuterà impegno economico, dimensioni del Molo VIII, tempi di realizzazione e previsioni in termini di traffici e occupazione, chiedendo in cambio un allungamento della concessione demaniale. Le prime navi arriveranno comunque a febbraio, quando è fissato l’attracco traghetti ro-ro dalla Turchia.

Dopo le firme e la cerimonia organizzata a settembre alla presenza della ceo di Hhla Angela Titzrath, l’acquisizione è fatta. Il governo ha autorizzato l’accordo fra i tedeschi e la compagine italiana, formata dalla ditta di spedizioni Francesco Parisi, dall’impresa di costruzioni Icop di Vittorio Petrucco e dall’Interporto di Bologna. Hhla Plt ha anche montato la prima gru e informa che ci sono adesso tutte le «strutture e condizioni sistemiche, tecniche e di personale» per cominciare a lavorare, partendo con i semirimorchi ma puntando a fare dei container il futuro core business.

Il terminal dispone di una superficie di 27 ettari. La parte preesistente dello Scalo legnami continuerà a occuparsi di merci varie. La zona più a Sud corrisponde a quella di nuova costruzione e rappresenta il fulcro della nuova infrastruttura: è qui che ormeggeranno navi ro-ro e feeder container. I traghetti per semirimorchi e camion sbarcheranno attraverso una rampa larga 35 metri, adatta a gestire anche le navi più grandi attive lungo l’autostrada del mare. I container saranno invece scaricati grazie alla gru mobile, con una seconda identica in consegna entro fine marzo. La società ha inoltre ordinato quattro reach stacker (grandi carrelli usati per movimentare i container a terra) che dovrebbero arrivare anch’essi entro il primo trimestre. Le merci lasceranno il terminal su gomma o ferro: l’area è collegata da binari e la società ferroviaria Metrans (detenuta interamente da Hhla) già opera nel porto di Trieste e diventerà protagonista nei traffici della Piattaforma.

Titzrath si dice «felice che l’acquisizione sia ora completata. Alla firma del contratto il 28 settembre c’è stata grandissima approvazione, specialmente da parte dell’Italia, per il nostro impegno nel porto Adriatico». Nel corso della cerimonia, il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli affermò che l’intesa era ben vista dal governo per rafforzare le relazioni con gli Stati Uniti, deterioratesi dopo la firma del Memorandum con i cinesi di Cccc sul porto di Trieste e davanti alla possibilità che la Piattaforma fosse ceduta a China Merchants, battuta proprio dall’offerta di Amburgo. Dall’apposizione delle firme a settembre, «un team di Hhla International – aggiunge Titzrath – lavora intensamente all’integrazione del terminal di Trieste nel Gruppo Hhla. Insieme ai nostri partner italiani e ai nostri motivati dipendenti vogliamo rendere la Hhla Plt Italy un importante hub meridionale della nostra rete portuale e intermodale». La convinzione è che una parte importante del futuro logistico dell’Europa centrale si giochi sulle sponde dell’Adriatico, nuova via d’accesso da Sud al cuore del continente.

Lo spedizioniere Francesco Parisi parla a nome delle imprese locali: «L’investimento può dare a Plt e al porto una entusiasmante prospettiva di crescita. Siamo grati a Hhla per il forte sostegno che ci ha dato già nei mesi scorsi e questo è per noi un forte incentivo per un intenso lavoro in comune anche nel futuro per fare di questo progetto una storia di successo». Il saluto ad Hhla arriva anche dal presidente dell’Autorità portuale Zeno D’Agostino: «Accogliamo un campione dell’innovazione e della sostenibilità. È un ottimo acquisto che aiuterà tutto il sistema a essere attivo su questi temi. Ora aspettiamo la partenza dell’operatività, che non è solo quella via mare ma anche quella della ferrovia a servizio della Piattaforma». —


 

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