Porto di Trieste, 29 Tir sloveni a caricare container la domenica al Molo VII
In tempi di crisi ogni commessa diventa importante. Ed ecco che un'operazione che domenica, al Molo VII del Porto Nuovo, ha coinvolto 29 Tir sloveni targati Kp, scatena una polemica a distanza fra gli autotrasportatori triestini, che si sono sentiti esclusi da un potenziale intervento con relativo guadagno, e la Trieste Marine Terminal, società che gestisce il terminal container del Porto di Trieste. «Siamo rimasti sconcertati - spiega Rita Rapotez, Rappresentante della categoria Trasporti in seno alla Confartigianato - quando abbiamo visto all'opera, in una giornata festiva, questa lunga colonna di Tir sloveni, ovviamente affidati ad autotrasportatori anche loro sloveni. Il lavoro di questi operatori e' consistito nel carico di container sbarcati da una nave e destinati all'Est europeo. I documenti doganali, i cosiddetti 'T1' - aggiunge - risultavano compilati da uno spedizioniere italiano con buon anticipo rispetto all'arrivo della nave. Noi autotrasportatori locali ci chiediamo a questo punto perché sono stati ingaggiati colleghi sloveni e non siamo stati interpellati noi che operiamo regolarmente all'interno del Porto e pure perché il Molo VII concede l'operatività per le operazioni di carico dei mezzi alla domenica. Tutto questo in una fase economica di notevole difficoltà per tutti, a cominciare dalle imprese come le nostre, costrette a superare problemi di vario tipo. Certamente - conclude ironicamente - non vedremo mai un numero così consistente di Tir locali guidati da noi impegnati nel porto di Capodistria».
Immediata arriva la risposta del presidente della Trieste marine terminal, il capitano Fabrizio Zerbini. «Viviamo e lavoriamo in un regime di mercato e di libera concorrenza - precisa - perciò quando un abituale cliente del Molo VII ci ha chiesto di poter effettuare questa operazione alla domenica, con estrema urgenza, per poter recuperare un ritardo accusato dalla nave, che e' la Maersk Kure, nel corso del suo viaggio a Port Said, per motivi che è facile immaginare, non abbiamo esitato a rispondere di sì. Se vogliamo che il Molo VII, come sta accadendo, veda crescere ulteriormente il volume dei traffici - afferma Zerbini - dobbiamo garantire servizi adeguati e rapidi. In questo caso è stata coinvolta anche la Prefettura - prosegue - perché occorreva uno speciale permesso per permettere ai Tir di viaggiare alla domenica sulle nostre strade, cosa altrimenti vietata dalle norme. Ci siamo adoperati, come le competenti autorità, per favorire quest'operazione. Committente in questo caso era una casa di spedizioni slovena di notevole dimensione - continua ancora il presidente della Trieste marine terminal - che ci aveva annunciato in anticipo che avrebbe mobilitato i suoi autotrasportatori, perciò nessuna sorpresa sotto questo profilo. Piuttosto - conclude Zerbini - va spiegato che spesso operatori dei trasporti della nostra città sono impegnati nello scalo di Capodistria. Siamo dentro l'Europa unita - conclude Zerbini - e bisogna guardare al futuro».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo