Portafogli delle impiegate rubati allo sportello

Videosorveglianza in arrivo alla Medicina di base dopo tre furti in due giorni. Sottratti soldi, carte di credito e documenti

MONFALCONE Neppure allo sportello si è al riparo dai ladri. Lo ha constatato, suo malgrado, il personale impiegatizio della Medicina di Base, uno dei primi servizi che si affacciano all’ingresso dell’ospedale San Polo. Dove a breve, proprio a causa dell’ultimo raid, faranno capolino le telecamere, a scopo deterrente. E pure armadietti con chiusura a lucchetto, per mettere al riparo oggetti di valore dei lavoratori.

Giornate da dimenticare, quelle delle scorsa settimana, per tre dipendenti del Distretto sanitario, che nell’arco di 48 ore hanno visto volatilizzarsi i propri effetti personali: rubati soldi, carte di credito e pure documenti dalle borsette delle impiegate mentre erano in servizio alla Medicina di base. Gli episodi, sui quali stanno indagando i carabinieri di via Sant’Anna, sono stati tutti puntualmente denunciati.

Un’area, quella dell’attività allo sportello, dimostratasi vulnerabile a causa di due porte accessibili e per la posizione stessa delle lavoratrici. Che dovendo confrontarsi col pubblico per il rinnovo di tessere sanitarie o l’assegnazione del medico di base inevitabilmente danno le spalle al punto in cui venivano custoditi zainetti, borsellini e sporte. Così, quando è capitato che la terza impiegata (due appunto stanno al front office) uscisse per un caffè o per recarsi alla toilette qualcuno ne ha approfittato per introdursi alla chetichella negli spazi e frugare tra gli effetti personali, sottraendo denaro e averi. Stando a quanto trapelato tutte e tre le lavoratrici sono state derubate. Ignoto l’autore dell’“impresa”, che però deve aver studiato a lungo le mosse delle impiegate per capire quando il “fortino” sarebbe rimasto sguarnito.

La Medicina di Base, dislocata tra lo spazio dei Vaccini e il Cup è sempre una zona intensamente frequentata, soprattutto a inizio mattinata. Dunque è facile che il malintenzionato o la malintenzionata siano passati, nel tran tran quotidiano, inosservati.

La razzia di via Galvani però ha creato grossi disagi al personale, costretto a bloccar le carte di credito e rifare i documenti. Sicché si è reso necessario l’intervento del Distretto, per assicurare che tali disdicevoli episodi non abbiano a ripetersi in futuro, sulla falsa riga dei furti a raffica che qualche anno fa avevano insediato l’altra piastra, quella dei reparti e del Pronto soccorso. Colpi poi in effetti diminuiti a seguito della chiusura di varchi e altri accorgimenti.

«Agiremo – annuncia il direttore del Distretto sanitario Basso Isontino Michele Luise – inserendo una videosorveglianza a deterrenza dei furti, in più acquisteremo nuovo arredo: degli armadietti con lucchetto o chiave di modo che le impiegate possano lì custodire i propri beni». Le telecamere ovviamente non saranno puntate sulle dipendenti, bensì sugli usci, in modo da identificare eventuali sconosciuti che volessero entrare in aree loro precluse. –


 

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