Porcia al ballottaggio, Sacile al centrodestra
TRIESTE. I due Comuni di questa tornata amministrativa in cui poteva verificarsi un ballottaggio hanno partorito risultati a sorpresa. A Porcia il ballottaggio ci sarà ma il candidato del centrosinistra, in testa al primo turno, rischia di veder coalizzarsi gli elettori delle due liste di centrodestra. Il che consegnerebbe il Comune nuovamente nelle mani delle forze politiche che già lo governavano. A Sacile invece il ballottaggio non ci sarà, perché il centrodestra ha conseguito una vittoria schiacciante, quasi speculare rispetto ai risultati delle europee.
PORCIA Dopo due mandati del leghista Stefano Turchet, l'8 giugno il Comune di Porcia approderà al primo ballottaggio della sua storia: a sfidarsi saranno il candidato del centrosinistra Giuseppe Gaiarin (sostenuto dal Pd e dalla lista Porcia bene comune con il 36,56%) e il candidato della destra Marco Santini (sostenuto dalla Lega nord, dalla lista civica Per Porcia e da Fratelli d'Italia con il 22,07%). Gaiarin si è piazzato primo con un certo distacco al primo turno, ma il risultato è tutt'altro che scontato. Al terzo posto, infatti, troviamo un altro candidato di centrodestra, Marco Giacomini, sostenuto da Forza Italia e dai Popolari per Giacomini con il 20,42%. La sdoppiamento della destra di Porcia è causato dalle divisioni tra le forze politiche che hanno sostenuto le giunte Turchet e che si sono presentate divise alle elezioni. In sede di ballottaggio, però, la frattura potrebbe ricomporsi e il successo del primo classificato non è affatto scontato. Al quarto posto si è assestato il Movimento 5 Stelle, al suo esordio alle comunali di Porcia: il candidato Fabio Veronese, ingegnere ambientale, ha ottenuto il 13,56% dei voti. Percentuali di gran lunga inferiori per gli altri tre candidati: la lista civica Il Giglio Bianco di Alessandro Tonetto (titolare di un'autoscuola) ha ottenuto il 2,33%, la lista Il Cittadino con la sua candidata Graziella Reitano (impiegata nel settore dell'informatica) ha avuto il 2,98% mentre la candidata sindaco di Sel, la 23enne di origini ghanesi Barbara Ababio, ha registrato una percentuale di 2,08%. Nel giugno del 2009 Turchet era stato eletto con il 57,2%. L'affluenza alle urne è scesa: alle amministrative precedenti aveva votato il 72,99% degli elettori, mentre stavolta sono accorsi alle urne il 66,83%. Il primo partito è di gran lunga il Pd, con il 29,97% dei voti. Secondo classificato il Movimento 5 Stelle con il 14,14% dei voti, seguito da Forza Italia (12,47%) e Lega Nord (10,15%).
SACILE Invece a Sacile non c'è stata partita. Il ballottaggio non ci sarà perché il candidato del centrodestra Roberto Ceraolo, sostenuto da uno schieramento unitario degno della più classica "Casa delle libertà", ha passato di buona misura il 50% più uno direttamente al primo turno. Il lungo elenco dei partiti della sua coalizione (Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d'Italia, Fare - Attiva Sacile.it e Civica per Ceraolo) ha ottenuto nel complesso il 57,29% dei voti. Già sindaco uscente, Ceraolo incassa così un secondo mandato e la conferma della fiducia degli elettori. Registra comunque un calo rispetto al 64,5% con cui aveva ottenuto il suo primo giro di giostra come sindaco di Sacile nel giugno del 2009. Il suo principale sfidante Franco Basso, a dispetto della volata del Pd alle europee e del sostegno attivo della presidente Debora Serracchiani, si è fermato al 30,11%. A sostenerlo una coalizione composta da Pd, Socialisti, Cittadini per Sacile, Sel, Sacile partecipata e sostenibile. Il Partito democratico è comunque il primo partito della cittadina con il 23,11% dei voti, contro il 20,61% del secondo partito Forza Italia. Al terzo posto il candidato del Movimento 5 Stelle Gianfranco Zuzzi con il 9,70% dei voti. Ultimo classificato il candidato Nevio Zorzetto della lista Insieme (2,89%). Anche a Sacile l'affluenza è in calo rispetto alla consultazione precedente: se cinque anni fa aveva votato il 71,44% degli elettori, stavolta hanno partecipato alle elezioni il 66,2%.
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