Ponti verde e bianco sul canale Ponterosso, si riparte da zero: cambia il progetto di risanamento

Il fallimento del piano di svuotamento del canale ha imposto di ricominciare daccapo: a breve il progetto esecutivo, serviranno altri 300 mila euro

Micol Brusaferro
La situazione attuale nella foto di Andrea Lasorte
La situazione attuale nella foto di Andrea Lasorte

TRIESTE Progettazione esecutiva nel 2023. E lavori al via nel 2024. In pratica: riparte da zero - o quasi - uno dei cantieri più tribolati degli ultimi anni. Parliamo di quello che riguarda l’accoppiata Ponte verde - Ponte bianco, alla radice del Canal Grande, a ridosso del mare. Gli interventi di risanamento delle due strutture ammalorate che insistono sulla viabilità delle Rive cittadine, di fatto, cominceranno a distanza di oltre tre anni dalla prima ordinanza che, a fine 2020, aveva disposto il divieto di transito per i mezzi pesanti. Limitazione, per la cronaca, tuttora in vigore.

Nel frattempo è successo un po’ di tutto. Sbarramenti a mo’ di diga verso il mare installati e poi tolti, tentativi falliti di svuotare il canale, passerelle-zattere deputate a portare gli operai sotto le volte mai messe in acqua. Ad aggiornare sulla situazione di questo tormentato cantiere sono gli assessori comunali ai Lavori pubblici Elisa Lodi e alle Politiche del territorio Michele Babuder. Lodi spiega che «il progetto di fattibilità è già stato portato in Giunta e approvato. Ora daremo l’incarico per la progettazione esecutiva. Per questo servirà una variazione di bilancio, che stiamo preparando e che arriverà in aula a fine giugno. Le risorse richieste ammontano a circa 300 mila euro, anche se la cifra esatta è ancora da definire. A quel punto saremo pronti per i passi successivi».

Il cantiere in difficoltà a fine 2021
Il cantiere in difficoltà a fine 2021

Babuder ricorda a sua volta che, «non potendo contare sui soldi da parte del Governo, il Comune anticiperà intanto questo importo, che permetterà di riavviare il procedimento. Poi vedremo. È uno dei primi progetti – aggiunge il forzista – che ho preso in mano da assessore, per un confronto immediato con gli uffici, soprattutto per le ripercussioni che ci sono sul traffico, considerando che i mezzi pensanti transitano in centro e verso il Borgo Teresiano, con conseguenti disagi anche per la raccolta dei rifiuti». E in effetti il passaggio dei camion sta creando da lungo tempo malumori tra i residenti, che a più riprese hanno protestato per le sollecitazioni percepite all’interno delle abitazioni. Ci sono poi da non trascurare, più in generale, i problemi alla circolazione, considerando che molto spesso i tir si incastrano sulle curve o creano rallentamenti.

Ma facciamo un passo indietro. È il 4 novembre 2020 quando il traffico lungo Riva 3 Novembre viene limitato: niente più transito consentito ai mezzi con peso superiore alle sette tonnellate e mezzo, nel tratto tra via Rossini e via Bellini, lungo il Ponte verde. Chiuso per sicurezza ai veicoli anche il vicino Ponte bianco, pur essendo di fatto solo pedonale. Nei mesi dopo arrivano 250 transenne per ingabbiare il canale ed evitare che la gente possa cadere quando il livello dell’acqua verrà abbassato per consentire il posizionamento di una zattera galleggiante sotto i ponti, da dove gli operai potranno così lavorare agevolmente. Intanto viene allestito il cantiere, tra container e altri spazi destinati a ospitare tecnici e operai, ma forti raffiche di vento trascinano tutto in acqua, con il conseguente intervento dei Vigili del fuoco per il recupero. Si passa quindi all’installazione delle palancole, lo sbarramento fronte mare per bloccare l’afflusso del mare. Ma non tutte si infilano nel fondale: alcune vengono fermate dalle rocce, serve sistemarne di nuove. Arriveranno in un momento successivo, quando vengono attivate anche le prime pompe di svuotamento. L’acqua però diventa scura e allo stesso tempo non si abbassa più di tanto. Emerge così un ulteriore problema: gli afflussi d’acqua laterali al canale. Prosciugarlo risulta impossibile. Da qui la necessità di ricominciare

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