Ponte di Veglia, in vista l’abolizione del pedaggio

Il governo orientato ad accogliere la richiesta avanzata da Fiume e dalla Regione ma il traforo del Monte Maggiore, in concessione a Bina Istra, resterà a pagamento

FIUME. Offensiva di Fiume e della Regione quarnerino-montana nei riguardi di Zagabria, cui è stato chiesto di abolire il pedaggio per il ponte di Veglia e il tunnel del Monte Maggiore. Va subito detto che sia il ponte che unisce la terraferma e l'isola altoadriatica, sia il traforo che attraversa l'altura istroquarnerina, sono gli unici a pagamento in Croazia. Un dato che sta facendo arrabbiare gli abitanti delle due regioni, Istria e Quarnero, specialmente dopo la recente decisione del governo di centrodestra del premier Andrej Plenković di sopprimere il pedaggio per l'attraversamento della galleria Sant'Ilija (monte Biokovo), sovrastante la località turistica di Macarsca, in Dalmazia. La misura è entrata in vigore all'inizio dell'anno.

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La richiesta di cancellare il balzello era già stata avanzata dal governatore della Regione spalatino–dalmata, Blaženko Boban, che l'aveva giustificata citando la destrutturazione demografica e sottolineando dunque la necessità di dare un impulso alle attività economiche in quest'area dalmata. Il governo Plenković non aveva battuto ciglio, concedendo l'abolizione. Ricordiamo che per il pedaggio del Sant'Ilija gli automobilisti pagavano 20 kune (circa 2,7 euro). In seguito alla cancellazione, il governo si è fatto carico delle spese per la manutenzione della galleria, corrispondenti a 11 milioni di kune (1 milione e 480 mila euro) all'anno.

Il governatore della Contea quarnerino–montana, Zlatko Komadina (centrosinistra) – spalleggiato dal collega istriano, Valter Flego – si è rivolto al ministero croato dei Trasporti, chiedendo un equo trattamento e dunque l'abolizione dei due citati pedaggi e di quello per i segmenti autostradali che attraversano il Gorski kotar, regione montana in chiare difficoltà economiche.

Dal dicastero è giunta una prima risposta: la richiesta sarà attentamente valutata e verranno quindi intrapresi i passi necessari, rispettando le specificità della contea nordadriatica. In base a fonti ufficiose, vicine al governo, si è appreso che non è esclusa la soppressione del pedaggio per il ponte vegliota, soppressione che di certo invece non sarà attuata per quanto riguarda i tronconi autostradali, né per il traforo del Monte Maggiore.

E dire che le spese per la costruzione del ponte sono state ammortizzate già nel 1990 e da quell'anno ad oggi lo Stato croato ha potuto incamerare grazie alla struttura vegliota circa un miliardo di kune, sui 134 milioni di euro. «È denaro rimasto praticamente nella capitale – ha rilevato Komadina – e di cui, né l'isola di Veglia, né il Quarnero hanno beneficiato in alcun modo».

Il ministro dei Trasporti ha lasciato uno spiraglio soltanto per il ponte vegliota, aggiungendo dunque che non ci sarà nulla da fare per il tunnel del Monte Maggiore, dato in concessione all'azienda croato–francese Bina Istra. Ma la Regione non molla e proseguirà nella sua azione di pressing politico su Zagabria.

 

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