Ponte di Sabbioncello 12 le imprese in gara per il maxicantiere
SPALATO. L'azienda pubblica Hrvatske ceste (Strade croate, investitore del progetto) ha ricevuto le offerte di 12 imprese per la realizzazione della più grande opera infrastrutturale degli ultimi anni in Croazia, il ponte di Sabbioncello in Dalmazia. Stando a quanto riportano i principali mezzi d'informazione croati, a questo concorso preliminare i potenziali appaltatori hanno avuto l'obbligo di dimostrare le proprie capacità tecniche, finanziarie e giuridiche. Quelle imprese o consorzi che avranno confermato quanto richiesto saranno invitati alla seconda tornata della gara, con le Hrvatske ceste che si esprimeranno entro la fine di gennaio 2017 sulla candidatura migliore. Seguirà il termine accordato per gli eventuali ricorsi.
Se in tal senso non ci saranno complicazioni, i lavori di costruzione potrebbero partire nell'autunno dell'anno prossimo, con il megaponte di Sabbioncello che dovrà essere ultimato entro 42 mesi dalla firma del contratto. Strade d'accesso comprese. Trattandosi finora di procedimento segreto, non sono ancora noti ufficialmente i nomi delle aziende fattesi avanti per ottenere l'appalto di questo progetto del valore di 1 miliardo e 760 milioni di kune, che al cambio fanno sui 235 milioni di euro. Da fonti ufficiose si apprende invece che a candidarsi sono state imprese di Italia, Cina, Spagna, Francia e Corea del Sud. È quasi scontato che alla gara non abbiano aderito realtà croate in quanto nessuna delle aziende nazionali può soddisfare i criteri del concorso. Infatti, una delle condizioni è quella di dimostrare che negli ultimi tre anni il candidato ha avuto entrate pari ai predetti 235 milioni di euro. Quasi certo invece che qualche impresa croata faccia parte di un consorzio internazionale, candidatosi alla costruzione del ponte.
La condizione principale della gara riguarda il prezzo più basso, prezzo su cui inciderà maggiormente il costo dell'acciaio. Per l'approntamento dell'enorme struttura serviranno circa 70 mila tonnellate d'acciaio. Contemporaneamente al concorso, si sta sviluppando il processo per arrivare, si spera, ai fondi europei. Zagabria proporrà che il progetto sia finanziato da Bruxelles nella misura del 78,5 per cento.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo