Ponte Cucchini troppo stretto: la rivolta dei trattori

GRADO. Gli agricoltori di entrambe le sigle sindacali, Coldiretti e Cia, per una volta sono uniti nella protesta contro il ponte Cucchini. Dopo le prime prove di transito, svolte anche ieri (mercoledì 2 marzo), alcuni trattori non sono riusciti a passare attraverso quella sorta di protezione a doppia elle che è stata studiata per impedire l’accesso ai mezzi agricoli più grandi. La prova non riguardava però grandi trattatori ma di medie dimensioni, che hanno difficoltà a “centrare” il passaggio troppo basso rispetto alle misure degli stessi mezzi.
E venerdì mattina, alle 11, è prevista l’inaugurazione ufficiale del ponte a cura della Provincia di Gorizia, che l’ha ristrutturato completamente spendendo circa 130mila euro... Era stato necessario togliere il ponte dalla sua sede per sostituire la calotta del perno, che consente la sua rotazione per far transitare gli scafi di una certa dimensione. Il ponte è rimasto così a terra per parecchio tempo fino a essere rimesso in assetto. Un intervento lungo ma necessario, che ha ripristinato completamente la piena funzionalità del manufatto ma non sopporterà più il passaggio di quei mezzi pesanti che, in passato, così aveva specificato il presidente della Provincia Gherghetta, lo avevano reso pericolante.
Il “nuovo” ponte che sarà inaugurato domani, come detto, non può più sopportare certi pesi tanto che è stato trovato un escamotage per evitarne il transito. Contestualmente la Provincia ha inserito nel bilancio triennale il posizionamento di un nuovo ponte in sostituzione di quello attuale, che funzionerà col sistema del saliscendi, cioè che sarà mobile in altezza per consentire il passaggio sottostante alle barche. La spesa prevista è di un milione di euro che sono stati richiesti alla Regione. Dovrà essere questa, infatti, ad aprire le casse per poterlo realizzare.
Ma intanto cosa succede? Gli agricoltori della Coldiretti e della Cia che, seppur distinguendosi anche criticamente uno dall’altro, avevano a ogni modo approvato quanto proposto dalla Provincia per evitare il transito dei grandi e pesanti mezzi (con determinate deroghe sarebbero stati comunque autorizzati al transito in precisi momenti dell’anno come quello della mietitura), stanno invece per fare piena retromarcia. Tant’è che domani gli agricoltori si presenteranno all’inaugurazione con i loro mezzi agricoli. All’apertura del ponte cercheranno di transitare ma, come detto, difficilmente ci riusciranno poiché quanto studiato per impedire il passaggio di quelli più grandi, in realtà impedisce il transito anche di quelli di medie dimensioni. Peraltro se protestano gli agricoltori di Fossalon, altrettanto fanno anche quelli di Fiumicello che hanno interessi da quest’altra parte. A protestare sono anche i titolari dell’albergo-ristorante Al Ponte, ma anche il Comune di Fiumicello che lamenta di non essere mai stato interpellato dalla Provincia di Gorizia.
Una curiosità. La referente locale della Cia, Mara Meneghello, ha la sua azienda e anche il suo maneggio, dall’altra parte del ponte Cucchini e quindi durante tutti questi mesi è stata costretta a effettuare i lunghi percorsi alternativi attraverso Isola Morosini. Oggi gli agricoltori non parlano, preferiscono attendere l’inaugurazione, ma la loro presenza con i trattori per dimostrare che non è possibile transitare da una parte all’altra, potrebbe trasformarsi in una vera e propria protesta.
@anboemo
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