Ponte chiuso, nei guai gli autori del pesce d’aprile
Il ponte “curto” finisce in Tribunale. In compagnia del pesce d’aprile di cui è stato oggetto nella mattinata del Lunedì dell’Angelo. I vigili urbani, infatti, hanno inoltrato alla sezione giudiziaria della stessa Polizia locale il verbale del sopralluogo effettuato nella zona del canale di Ponterosso l’altro giorno. Sopralluogo culminato con il “dissequestro” del ponte chiuso, circa un’ora e mezza prima, da un gruppo di burloni. Una goliardata organizzata stoppando l’accesso al tanto discusso collegamento pedonale da entrambi i lati con del nastro bianco e rosso. Il tutto completato da un finto avviso del tribunale contenente la disposizione del provvedimento di chiusura, motivato da un altrettanto falso cedimento strutturale sul versante di via Bellini. Tutta una burla, in realtà. Ben orchestrata e preparata. In qualche modo, pure preannunciata, peraltro, considerato che il sindaco Roberto Cosolini pare ne fosse stato informato. O perlomeno sapesse di doversi aspettare una sorpresa scherzosa per il primo di aprile.
Eppure, nonostante si sia trattato del classico pesce d’aprile, ora la goliardata potrebbe far passare qualche guaio ai burloni. Nel senso che l’intervento della Polizia locale ha innescato un iter in base al quale, dell’accaduto, verrà informata l’autorità giudiziaria. Saranno anche acquisite le immagini video registrate dalle telecamere della zona, evidentemente a supporto dell’attività di indagine per “risalire” ai giocosi autori del blitz. «Un atto dovuto», si affretta a specificare il vicesindaco Fabiana Martini, nel suo ruolo di assessore alla Sicurezza e Polizia urbana. «Dovuto» e che si snoda «con le annotazioni alla polizia giudiziaria, che effettuerà le comunicazioni all’autorità giudiziaria». Ma che, sembra nel contempo, sarà inoltre caratterizzato da contenuti «contestualizzati rispetto alla data dell’altro giorno - continua il vicesindaco -. Il primo aprile è una giornata notoriamente dedicata agli scherzi e non poteva non tenere conto delle vicende relative al ponte delle ultime settimane. Anzi - aggiunge ancora Martini non senza un sorriso ripensando alla burla -, forse avremmo dovuto meravigliarci se il pesce d’aprile 2013 non avesse riguardato il ponte sul canale...». Ponte che, per inciso, non ha ancora un nome ufficiale.
Ma cosa rischiano gli autori dello scherzo per quanto “allestito” lunedì scorso? «Le ipotesi di reato a cui potrebbero andare incontro - delinea la situazione il vicesindaco Fabiana Martini - sono quelle di interruzione di pubblico servizio, proprio per la chiusura della passerella su cui non è stato possibile per un po’ passare, e di procurato allarme, per il riferimento al cedimento sul lato di via Bellini». Cedimento che, come accennato, ovviamente non si è mai verificato. Ma è stato inserito in una beffa nata chiaramente con il fine di innescare sorrisi e risate. Con tanto di provvedimento cartaceo firmato dal fantomatico direttore Alvise De Ogioto. Un pesce d’aprile che, certamente, non è passato inosservato.
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