Polizze Vita, Generali punta sugli agenti per sfidare Intesa
MILANO. Puntano con decisione sugli agenti le strategie di Generali Italia. Dopo i nuovi dati dell’Ania - che considerando anche le fabbriche prodotto estere, assegnano la nuova leadership nel ramo vita per Intesa Sanpaolo – nel gruppo triestino c’è voglia di rilanciare. «Siamo consapevoli della crescente concorrenza che caratterizza il mercato e siamo impegnati per accrescere sempre più la qualità dei nostri prodotti», assicura Stefano Gentili, responsabile marketing & distribution di Generali Italia che guidata dal Ceo Marco Sesana. L’incontro è avvenuto a margine dell’evento tenuto dalla compagnia del Leone a Malpensa con 400 agenti della Lombardia, nell’ambito di un tour nazionale (che vede Padova come prossima tappa, venerdì 6 ottobre) per dialogare con la rete. «Un canale strategico per la nostra società», spiega ancora Gentili. «Il nostro obiettivo è puntare sui consulenti, anche giovani, che vengono valuti sulla nuova clientela e non sull’incasso».
Sempre ieri Generali Italia ha indicato la nuova rotta dei prodotti ramo vita, orientati a privilegiare le soluzioni ibride tra protezione e ricerca di rendimento. Una necessità dovuta con gli attuali tassi, che in Europa sono ai minimi storici e alla luce dalla modifica alla regolamentazione Solvency II, relativa all’assorbimento di capitale regolamentare sui singoli tipi di polizze. Così è stata presentata GeneraValore, la nuova soluzione di investimento assicurativa per catturare le opportunità di sviluppo che si presentano dell’economia globale. «Ci rivolgiamo ai clienti con una maggiore propensione al rischio e conciliando le potenzialità di performance dei mercati azionari con la stabilità della gestione separata», ha spiegato Giancarlo Bosser, responsabile vita & employee benefit della società. Il premio unico versato dall’investitore è inizialmente ripartito in parti uguali tra una componente multicomparto azionaria e la gestione separata Gesav, «che si caratterizza per continuità e solidità dei rendimenti con l’obiettivo di fornire stabilità al capitale investito», ha aggiunto. Per poi precisare che l’orientamento di Generali Italia è di puntare sui prodotti ibridi da qui in avanti, anche se quelli a capitale garantito non verranno chiusi. «Nei primi sei mesi dell’anno», ha spiegato Bosser, «abbiamo registrato una raccolta di prodotti di ramo III (quelli a maggiore contenuto finanziario, ndr) doppia rispetto al primo semestre del 2016, sovraperformando il mercato, che ha limitato il progresso al 35%». Nelle strategie di crescita di Generali Italia «un ruolo decisivo continueranno a giocarlo gli agenti», ha precisato Bosser. Per poi aggiungere che eventuali accordi di bancassurance (nei giorni scorsi si è parlato di una possibile partnership con il Credito Valtellinese) si muoveranno in parallelo. «Il marchio Generali è appannaggio della rete agenziale. Con Creval c’è già un accordo di distribuzione, siglato da Genertel Life».
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