Poliziotti uccisi a Trieste, sarà effettuata una nuova perizia psichiatrica su Meran
TRIESTE La corte d'assise di Trieste ha annunciato questa mattina, nel corso della terza udienza nel processo con rito immediato, la rinnovazione della perizia psichiatrica al domenicano Alejandro Meran, accusato del duplice omicidio dei due poliziotti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta avvenuto all’interno della Questura il 4 ottobre 2019. La domanda era stata avanzata nel corso della prima udienza, a settembre, dagli avvocati che lo difendono, Alice e Paolo Bevilacqua. Verrà quindi verificato nuovamente se Meran era capace di intendere e volere nel momento dell'omicidio e se è socialmente pericoloso.
Alla base di tale richiesta il fatto che "le condizioni psichiche del Meran sono ed erano particolarmente deteriorate", spiega Paolo Bevilacqua, motivo per cui "i nostri consulenti si erano orientati nell’assoluta infermità mentale, così come quelli della Procura" mentre nel precedente esame, eseguito da un'équipe incaricata dal gip Massimo Tomassini, al domenicano era stata riconosciuta una patologia psichica, ma – secondo gli accertamenti – l’uomo era comunque consapevole di ciò che faceva. Anche se veniva sottolineato come "è necessario considerare possibili oscillazioni delle sue condizioni psichiche che potrebbero transitoriamente far venire meno detta capacità". Per la difesa "la prima perizia collegiale aveva fatta un’analisi approfondita ma era arrivata a conclusioni assolutamente contrastanti. Inoltre nell’incidente probatorio avevamo sollecitato esami strumentali assolutamente indispensabili che non erano stati eseguiti. Insisteremo anche questa volta chiedendo un esame a 360 gradi".
La Corte d'Assise, presieduta dal giudice Enzo Truncellito, a latere Camillo Poilucci e sei giudici popolari, ha nominato come nuovo perito Stefano Ferracuti, professore associato di Psicologia Clinica alla Sapienza di Roma, che ha richiesto 60 giorni di tempo, a partire dal 20 dicembre.
Gli avvocati Bevilacqua hanno avanzato inoltre un’altra istanza, a cui si è associata alla Procura, rappresentata dal Procuratore Capo Antonio De Nicolo e dal sostituto Federica Riolino, per capire se Meran può partecipare coscientemente al procedimento, elemento confermato positivamente dalla prima perizia. Le parti civili hanno espresso contrarietà ma la Corte d'Assise ha avallato comunque il quesito che verrà sciolto nel nuovo esame.
La prossima udienza è sttaa fissata il 14 marzo alle 9.30.
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