Polizia urbana in agitazione a Grado: stop a tutti gli straordinari
GRADO. Da giovedì 10 maggio niente straordinari per i vigili urbani che si limiteranno alle loro regolari 6 ore di lavoro. Ciò significa che d’ora innanzi, e non si sa fino a quando, difficilmente si vedranno vigili urbani in servizio alla sera (a meno che non lavorino alla sera e riposino di giorno). Ciò riguarda ovviamente anche l’eventuale presenza di vigili a processioni o ad altre manifestazioni. Saltano, dunque, gli eventuali doppi turni ritornando di fatto a situazioni identiche che si trascinano da tempo. Tra l’altro è stato deciso non solamente il blocco del lavoro straordinario ma anche la reperibilità poiché diversamente poteva in qualche maniera essere aggirato, almeno saltuariamente, l’ostacolo. Lo hanno deciso tutti i vigili presenti all’assemblea che è stata convocata dalle tre sigle sindacali di Cgil Cisl e Uil. Ed erano la quasi totalità: 12 o 13 su un totale di 16 fra i quali sono conteggiati anche uno che è dislocato alla Procura di Gorizia (Ferrazzo) e il comandante Bressan.
Prosegue, dunque, lo stato di agitazione che al momento si concretizza nuovamente con il blocco del lavoro straordinario, come peraltro era accaduto anche lo scorso anno, in concomitanza con l’attività turistica. Il blocco dovrebbe durare almeno sino al 4 giugno prossimo (nuova data) quando ci sarà l’incontro delle rappresentanze sindacali con l’amministrazione comunale anche per discutere sul nuovo regolamento proposto dallo stesso Comune. L’assemblea della Polizia Locale è stata condotta dai rappresentanti delle tre sigle sindacali, Cgil con Alessandro Crizman, Cisl con Massimo Bevilacqua e Uil con Michele Lampe. Le tre sigle sindacali hanno inviato una nota al Prefetto, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla commissione di garanzia e al sindaco di Grado con la quale viene confermato lo stato di agitazione del Personale dipendente del Servizio Autonomo di Polizia Locale con sciopero dello straordinario e della reperibilità.
Le motivazioni vanno dal mancato rispetto di quanto concordato nel 2017 con un protocollo d’intesa, rispettato dall’amministrazione comunale solo su pochi punti marginali, e prendendo “atto dell’ulteriore aggravamento dei rapporti all’interno del Corpo della Polizia Locale”.
«Questo peggioramento delle condizioni di lavoro – affermano Cgil, Cisl e Uil, emerso in assemblea, si caratterizza da un mancato rispetto di alcune disposizioni contrattuali a danno degli operatori». L’elenco di queste problematiche è lungo: cambi di orario e di giornate di riposo senza comunicazione né preavviso, dal mancato riconoscimento del lavoro straordinario effettuato, da continue “minacce” e richieste di attivazione di procedimenti disciplinari, dalla negazione della fruizione delle festività infrasettimanali (oggetto dell’intesa con il sindaco), dalla mancata erogazione dell’indennità di maneggio valori al personale che sostituisce l’istruttore amministrativo, dal mancato pagamento di indennità di ordine pubblico».
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