Politica unita per Trieste capitale della scienza

TRIESTE «È una candidatura prestigiosa, quella a Capitale europea della scienza, che può avere risvolti positivi sulla città di Trieste. Lavoreremo per farle ottenere tutto il supporto necessario da parte del governo». Le parole del capogruppo alla Camera del Partito democratico Ettore Rosato confermano l’interesse del panorama politico verso la possibilità che il capoluogo del Friuli Venezia Giulia diventi l’epicentro simbolico della ricerca europea, l’Esof2020. Un sostegno che viene da tutto l’arco politico, e da tutte le istituzioni.
La presidente regionale Debora Serracchiani dichiara: «Il sostegno della Regione è stato convinto e senza riserve, in quanto Trieste rappresenta una punta di diamante per la ricerca scientifica ai più alti livelli nel mondo, per qualità e densità di scienziati, oltre che per la storica opera di alta formazione indirizzata ai Paesi in via di sviluppo». Secondo Serracchiani «Trieste città della scienza è sfida alle teorie del futuro, ma è anche l’avanguardia realizzata di come vorremmo applicare in Regione la ricerca all’industria 4.0. Il sincrotrone raccoglie in sé, simbolicamente e concretamente, queste potenzialità avanzate». La presidente cita Freeway Trieste come «un autentico case study, in cui soggetti pubblici di ricerca e imprenditori privati condividono le loro competenze, dando vita a un asset che produce valore aggiunto per il territorio». Insomma, conclude, «Trieste mette a frutto doti straordinarie ottenute dalla lungimiranza dei governanti che ci hanno preceduto e, vorrei dire, anche dall’accompagnamento delle istituzioni regionali e locali».
Anche in parlamento il sostegno è condiviso. La deputata di Forza Italia Sandra Savino spende parole a lode di «un’iniziativa di grandissimo pregio che può mettere in luce Trieste come città della scienza. Mi sembra un’opportunità straordinaria da sostenere, anche per l’indotto che può girare attorno a un evento simile».
L’indipendente Aris Prodani la trova «il primo tentativo di coinvolgere Trieste in un grande evento che sia fondato su qualcosa di effettivo e non a partire da zero»: «Con l’Expo e con il Parco del mare si parlava molto ma si partiva da cose tutte da costruire. Si finiva poi per non lavorare sul quotidiano. Credo che in questo caso ci sia un riscontro reale e che l’iniziativa vada sostenuta perché diventi concreta».
Anche il Comune ha fatto la sua parte, il sindaco Roberto Dipiazza fa sapere di aver sottoscritto con convinzione la lettera dell’ente che sostiene la candidatura triestina all’Esof2020. Per la europarlamentare Pd Isabella De Monte «Trieste ha tutte le carte in regola per vincere e mi impegnerò per dare il mio contributo a sostegno della candidatura nelle sedi europee». Prosegue: «Qui il sistema della scienza supera i confini politici e in questo senso può dirsi davvero europeo. È un punto di forza non da poco, sul quale fare leva».
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