Polemiche ad Arbe isolani tartassati: +61% per il traghetto
ARBE. Non solo sconti e agevolazioni per gli abitanti della regione insulare croata, popolazione che da lunghi decenni si vede costretta a sopportare una marcata destrutturazione demografica. L’ultimo esempio arriva dall’isola quarnerina di Arbe. Dal primo gennaio scorso, e su decisione presa nel 2014 dal ministro della Marineria e Trasporti, Siniša Hajdaš Don›i„, il costo del biglietto del traghetto in servizio sulla tratta Valbisca (Veglia)–Lopar (Arbe) è aumentato del 61 per cento per gli isolani, mentre il prezzo è rimasto invariato in riferimento ai residenti sulla terraferma.
Quattro mesi e mezzo fa la linea Valbisca–Lopar ha cambiato padrone (leggi concessionario), passando dalla spalatina Linijska nacionalna plovidba alla fiumana Jadrolinija. Trattandosi del primo collegamento ad aver conosciuto il cambio di guardia dopo la delibera ministeriale, c’è stata la novità. La decisione firmata da Hajdaš Don›i„ recita che lo sconto 12 mesi su 12 per gli isolani riguardante il viaggio in traghetto può ammontare ad un massimo del 50 per cento delle tariffe praticate durante l’alta stagione, più alte rispetto a quella bassa. Considerato che l’esborso per i non isolani durante i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre è di 263 kune (34,8 euro) per auto e conducente, il 50 per cento tocca le 132 kune (17,4 euro). Che è quanto pagano gli arbesani viaggiando a bordo della propria auto sulla Valbisca–Lopar.
Fin qui tutto chiaro. È che sino al 31 dicembre l’esborso non superava le 82 kune (10,6 euro) di sola andata, ossia 72 kune per la macchina e 10 per l’automobilista. La maggiorazione, come già detto, è stata di 61 punti. La Jadrolinija non ha alcuna responsabilità in tal senso, avendo dovuto rispettare la delibera del contestato ministro. Ricordiamo che le concessioni statali per le altre linee di traghetto scadranno il primo gennaio 2017, dopo di che scatterà una raffica di rincari per i viaggiatori isolani. «Voglio rilevare che le 132 kune sono magari comprensibili per l’alta stagione, sempre molto movimentata – è quanto dichiarato da Marin Muš›o, direttore dell’assoturistica di Lopar – ma sono un’enormità quando gli arbesani viaggiano durante la stagione invernale. Non deve dunque sorprendere che il modernissimo ferry Krk trasporti non più di 10 auto, risultando praticamente vuoto. Ci siamo rivolti a tutte le autorità competenti, vedendoci rispondere che si agisce nel rispetto della delibera di Hajdaš Don›i„».
Intanto è stato confermato che il primo viaggio mattutino continuerà ad avere la partenza da Lopar, anche se alla Jadrolinija insistevano che avvenisse da Valbisca. Gli arbesani non ci sentono da questo orecchio in quanto, se debbono ad esempio sottoporsi a visita medica a Fiume, preferiscono arrivare in città alle 8.30. In caso di prima partenza da Valbisca, giungerebbero a Fiume alle 10. Inoltre il Krk viene sovente utilizzato per il trasporto di autolettighe e dunque gli isolani preferiscono pernotti a Lopar.
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