Pola, una base militare di droni nell’ex aeroporto di Altura

Nella struttura in cui un tempo stazionavano i Mig russi l’Esercito croato realizzerà un centro per gli aeromobili da impiegare per il controllo del territorio

POLA I droni al posto dei Mig russi che vi stazionarono per decenni: così cambierà la base dell'aviazione da guerra ad Altura, abbandonata dai militari - ma non definitivamente - nel 2012, quando i vecchi aerei da combattimento vennero trasferiti a Zagabria.

Ora il ministero croato della Difesa intende riattivare la base, ma in maniera assai meno ingombrante e in accordo con le autorità cittadine e regionali, è stato assicurato da Zagabria. Nei giorni scorsi, in occasione della seduta che il governo ha tenuto a Pola, il ministro Damir Krsticević ha confermato la notizia che da tempo circolava in via ufficiosa: fra il 2019 e il 2020, la base accoglierà i droni - o aerei a pilotaggio remoto - la cui funzione principale sarà quella di monitorare i confini. La struttura però non occuperà l'intera superficie dell'ex base dell'aeronautica: l’area non utile a questo fine è stata donata dal governo al Comune di Lisignano.

Qui dunque verrà sviluppato un settore del tutto nuovo dell'esercito croato: un centro di addestramento di piloti da remoto di droni, che saranno utilizzati per svariate necessità: è previsto il monitoraggio del territorio statale su base strategica e operativa, l'impiego in caso di calamità naturali e pericoli ambientali, di catastrofi tecnologiche, di attacchi terroristici, dell'uso di armi di sterminio di massa e di minacce ibride, e ancora il controllo della cosiddetta fascia economica esclusiva lungo la costa adriatica; oltre come detto al monitoraggio dei confini contro le migrazioni illegali. I droni saranno impiegati poi a supporto delle strutture civili nella prevenzione antincendio.

In questo quadro, nella base di Altura saranno stazionati sei aeromobili del tipo Orbiter forniti dalla società israeliana Aeronautics. Il costo degli apparecchi è di 4,87 milioni di euro. I droni, con un’autonomia di volo di sette ore e un sistema video di alta qualità, avranno un raggio d'azione fino a 150 chilometri e potranno alzarsi fino a seimila metri.. C'è da attendersi che nella base saranno trasferiti poi quattro aeromobili “Skylark 1” che la Difesa aveva acquistato nel 1997. Uno di questi nei mesi scorsi era stato utilizzato per il monitoraggio del territorio in chiave antincendio.

Il ministero ha reso noto che nella base sarà aperto un centro di “cyber security” dove si svilupperà anche una sofisticata tecnologia di pilotaggio remoto in funzione sia dell'aviazione militare che civile: passo che porterà anche all’assunzione di manodopera locale altamente qualificata. Secondo alcuni esperti il centro stesso rientrerebbe nel pacchetto di vendita degli F16 israeliani alla Croazia.

Ad Altura in un futuro non lontano è previsto infine il trasferimento del quarto Reggimento di fanteria (riservisti) dell'Esercito croato —

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