Pola, sempre più visitatori all’Arena
POLA. L'Anfiteatro, il maggior monumento della romanità in Croazia, vede crescere di anno in anno i visitatori: le statistiche del turismo culturale sono direttamente proporzionali a quelle di arrivi e pernottamenti. Nei primi otto mesi di quest'anno a visitare l’Arena sono state 311mila persone contro le 287mila dell'analogo periodo 2014. Visto che il biglietto costa 5,2 euro, si arriva a un incasso di oltre 1,6 milioni di euro, che supera abbondantemente le spese di gestione e manutenzione: la vecchia Arena è così tra i pochi monumenti nel paese - se non l'unico - ad autofinanziarsi. Ad affermarlo è Darko Komso, il direttore del Museo archeologico dell'Istria che gestisce il monumento e ricorda anche che i mesi più intensi da questo punto di vista sono stati luglio e agosto con circa 80mila visitatori ciascuno. Va ricordato che luglio è anche il mese del tradizionale Festival del cinema che nella settimana di durata registra attorno agli 80mila spettatori, una presenza extra rispetto a quella dei semplici visitatori. Ultimamente a incidere sull'aumento delle visite all’Anfiteatro sono i sempre più frequenti spettacoli dei gladiatori, che esercitano un forte richiamo specie tra i villeggianti della Germania, Austria, Olanda e paesi nordici.
Ovviamente per mantenere alto il livello di gradimento del monumento si rende necessario investire in maniera oculata sul suo futuro: servono un restyling e un ammodernamento che non intacchino la struttura. Interventi con i quali prolungare, anche, la stagione delle visite e degli spettacoli, fino a sei mesi, al posto degli attuali 3–4. Il progetto esiste già e contempla l'installazione delle più moderne e sofisticate tecnologie informatiche, elettroniche e sceniche senza dover di volta in volta posare decine di metri di cavi provenienti dall'esterno. E soprattutto verrà costruita una struttura sanitaria al posto dei brutti box igienici in plastica collocati in occasione degli spettacoli. Con questi progetti, dicono gli esperti, l'anfiteatro oltre a vedere crescere il suo prestigio come sede di eventi culturali, porterà più soldi in cassa a beneficio del bilancio della città e di quello dello Stato. In termini di costi, si parla di 10 milioni di euro per i quali si busserà alle porte dei fondi strutturali dell'Ue. Va ricordato che per il quinquennio 2015-2020 Bruxelles ha destinato 130 milioni di euro per la rivitalizzazione economica e sociale dei beni culturali della Croazia. Ecco dunque un’occasione da prendere al volo. Qualora da Bruxelles arrivasse la notizia sul finanziamento, i lavori potrebbero durare tre anni, durante i quali l'anfiteatro continuerebbe a funzionare secondo l'attuale regime. E da Zagabria il ministero della Cultura fa sapere che si insisterà affinché il monumento venga incluso nella Lista dei beni culturali dell'Unesco. Finora ne è rimasto fuori a causa di alcuni sciagurati interventi compiuti negli anni Ottanta del Novecento. Tra le varie nefandezze, alla base della struttura erano stati ricavati una pizzeria e vani per la vendita di bigiotteria, poi presto chiusi. (p.r.)
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