Pola, scoppia l’allarme scabbia nelle corsie dell’ospedale
POLA. Allarme scabbia all’ospedale regionale di Pola, per la precisione in uno dei settori del Reparto malattie interne attivo nel rione di Veruda. Ne ha dato notizia la direzione stessa del nosocomio, precisando che l’epidemia si è evidenziata mercoledì tra il personale medico. «A trasmettere la malattia - si legge nel comunicato stilato dalla direzione medica - è stato molto probabilmente un paziente al quale sono stati riscontrati i sintomi della patologia stessa. Il contagio è avvenuto per contatto diretto, inevitabile durante la visita medica». «È subito scattata l’emergenza - prosegue il comunicato - e in collaborazione con il Servizio di epidemiologia dell’Istituto regionale d’igiene e profilassi e dell’Ispezione sanitaria sono state introdotti tutti i provvedimenti da adottare in situazioni del genere».. Tra le misure precauzionali rientra la sospensione delle visite mediche già fissate in precedenza, così come quelle dei familiari ai pazienti ricoverati. Il provvedimento rimarrà in vigore fino al rientro dell’epidemia.
Come reso noto dalla direttrice dell’Ospedale Irena Hrštić, il contagio si è trasmesso finora su cinque infermiere: le stanze nelle quali la malattia si è manifestata, sono state svuotate del tutto e disinfettate. «I dipendenti risultati positivi al test della scabbia - ha spiegato la direttrice - sono stati dimessi e rimandati a casa, e a tutti loro è stata ovviamente prescritta la terapia. Ci attendiamo che l’emergenza rientri tra sette giorni».
La scabbia è una malattia infettiva della pelle, causata dalla presenza di un microscopico organismo, l’acaro Sarcoptes scabiei che ha la capacità di localizzarsi sotto la cute provocando una forte sensazione di prurito. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è una delle tre infezioni più comuni della pelle che si verificano nei bambini. La malattia colpisce prevalentemente le persone che abitano in luoghi affollati e in scarse condizioni igieniche.
Secondo gli ultimi dati, nel mondo ne sarebbero affette circa 200 milioni di persone. Si guarisce nella totalità dei casi nell’arco di una settimana.
L’ospedale di Pola dunque, ultimamente fa spesso parlare di sé, con notizie solitamente confortanti. Un problema da tempo all’attenzione è quello della fuga del personale, alla ricerca di sistemazioni meglio retribuite con il conseguente prolungarsi delle liste d’attesa. C’è poi il nodo dei costi di costruzione - aumentati in corso d’opera - della nuova struttura ospedaliera, la cui inaugurazione è slittata di un anno: il governo croato ha da poco stanziato venti milioni di euro per il completamento del polo. Ora la grana della scabbia, non certo marginale per una struttura sanitaria dove la prima e fondamentale regola è quella di garantire l’igiene dei pazienti e del personale medico e paramedico. —
P.R.
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