Pola, scoperte tonnellate di ordigni bellici

Rimasti sepolti per decenni a Vallelunga, sotto le macerie di edifici bombardati dagli Alleati. Zona sorvegliata giorno e notte

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POLA Per decenni gli abitanti di Montegrande hanno vissuto ignari vicino a tonnellate di granate e proiettili di cannone che se fossero esplosi avrebbero spazzato via almeno la metà del rione. Si tratta di ordigni risalenti alla Seconda Guerra mondiale, ma stranamente trovati solo pochi giorni fa.

A confermare che la questione sia seria è giunta l’immediata recinzione dell'ex zona militare Vallelunga, dove appunto è casualmente venuto alla luce l'arsenale bellico. Sul posto sono stati collocati numerosi cartelli di divieto di accesso e per impedire alla popolazione di avvicinarsi è stato predisposto un servizio di sorveglianza 24 ore su 24. Evidentemente l'area rimarrà off limits fino a quando gli artificieri della Questura istriana non avranno rimosso tutto il materiale pericoloso. Un'operazione che potrebbe richiedere mesi di lavoro. E subito riaffiora alla memoria la tragedia di Vergarolla del 18 agosto 1948, quando sull'omonima spiaggia la deflagrazione di 9 tonnellate di materiale bellico residuo della seconda guerra mondiale, provocò almeno un centinaio di morti.

Per il momento le fonti ufficiali non scendono nei dettagli secondo il quotidiano Glas Istre la scoperta sarebbe stata fatta da un reduce della guerra patriottica d’inizio anni Novanta, che spesso frequenta la zona.

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Ma come mai tonnellate e tonnellate di esplosivo con detonatori e micce sono rimaste nascoste per tanti anni? Eppure nel 1991 la zona militare era stata setacciata palmo a palmo dalle Forze armate croate dopo che se ne erano andate le ultime unità dell'Armata popolare jugoslava.

La risposta è che l'arsenale è rimasto sepolto sotto le macerie di edifici e altro materiale in seguito al bombardamento degli Alleati su Pola. Secondo alcune valutazioni, a Vallelunga - area destinata al turismo e a centro nautico da diporto - ci sarebbe altro materiale bellico ancora sepolto in punti per ora non individuti: di certo prima che si aprano i cantieri delle nuove strutture sarà necessario sondare il terreno molto per bene.



Raul Marsetić, del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, proprio in questo periodo - premette - si sta occupando del passato di Vallelunga: «Qui si trovavano magazzini di armi e munizioni - dice - già ai tempi dell'Austria. Non solo: in qualche punto di Vallelunga risulta che le armi addirittura si fabbricassero per cui sarebbe interessante conoscere il punto esatto del rinvenimento così da poter ricostruire il complesso mosaico militare dell'epoca». «In ogni caso - conclude Marsetić - qui da sempre esistevano magazzini di armi e di munizioni, ed era così anche durante la Seconda guerra mondiale, quando venivano usati dai militari tedeschi e italiani». —

 

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