Pola, la diga foranea a pezzi: servono 11 milioni per risanarla

Struttura ultimata nel 1914, mai realizzato il restauro progettato nel 2008 dall’Autorità portuale. L’opposizione: urgente intervenire. Mileti„: già pronti i permessi, tocca allo Stato sfruttare i fondi Ue
La diga di Pola (glasistre.hr)
La diga di Pola (glasistre.hr)

POLA. Le recenti mareggiate che hanno provocato danni alle infrastrutture portuali a Rovigno, Fasana e sulla Riviera liburnica hanno nuovamente messo a nudo un problema che si trascina da decenni: la precarietà della diga foranea del porto di Pola, che si sta gradualmente sfaldando e sgretolando sotto l'azione delle onde della salsedine. In queste condizioni - secondo gli esperti - difficilmente potrebbe fare da barriera a una non del tutto improbabile onda anomala di sette metri di altezza, che in città provocherebbe una catastrofe. La corona della struttura si sta spappolando e in numerosi punti affiora l'armatura metallica del calcestruzzo. Il tutto a causa della trascuratezza di chi dovrebbe intervenire.

Già, ma chi dovrebbe intervenire? Il caso è stato sollevato in una delle ultime sedute del Consiglio municipale, quando il consigliere Janko Zuzi„ (Hdz) ha chiesto al sindaco Boris Mileti„ se sia effettivamente cosciente del pericolo che incombe sulla città. «In caso di forte mareggiata - ha detto - a Pola non avremo bisogno» della nuova piscina comunale «di cui tanto si parla, in quanto il centro urbano diventerà esso stesso una grande piscina in seguito all'allagamento». Da qui Zuzi„ ha chiesto «se la città abbia intenzione o meno di risanare la diga», ricordando che il relativo progetto è stato redatto già nel 2008 dall'Autorità portuale».

Il progetto in questione ha un valore che si aggira intorno agli 11 milioni di euro, come riportato all’epoca da alcuni media, denaro per il quale già allora si faceva affidamento sui fondi europei. «Siamo perfettamente consapevoli della gravità della situazione - ha risposto il sindaco - ed è per questo che abbiamo preparato la documentazione e ottenuto i vari permessi per l'avvio dei lavori. Ma ora tocca allo Stato la prossima mossa, ossia quella di definire i piani e programmi strategici onde sfruttare al meglio le possibilità di finanziamento da parte dei Fondi europei. Noi da parte nostra abbiamo fatto il massimo nell'ambito delle nostre prerogative». Mileti„ comunque si è detto ottimista che ben presto anche lo Stato faccia la sua parte.

La diga venne costruita tra il 1910 e il 1914 in epoca austroungarica, poco prima dello scoppio della Prima guerra mondiale. Venne realizzata con enormi blocchi in pietra estratti nella vicina penisola di Musil (per decenni roccaforte dell'Armata jugoslava prima e di quella croata dopo) ricoperti ai lati da uno spesso strato di cemento armato.

Negli intendimenti iniziali la struttura doveva essere lunga 1.200 metri, ma 254 metri non vennero mai completati e l'ultimo segmento di 141 metri non è stato nemmeno costruito. (p.r.)

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