Pola entra nella top ten del turismo croato

Il 2015 chiuso con 1,6 milioni di pernottamenti, quasi 100mila in più rispetto all’anno precedente. In testa resta Rovigno

POLA. Quasi in sordina, la città dell'Arena è entrata nella Top ten delle maggiori località di villeggiatura in Croazia. Fra gennaio e dicembre scorsi Pola ha infatti totalizzato 1,6 milioni di pernottamenti, quasi 100mila in più rispetto allo scorso anno. In testa resta Rovigno con 2,7 milioni di soggiorni totalizzati nel solo periodo compreso fra il primo gennaio e il 31 agosto scorsi; seguono Parenzo (2,5 milioni), Ragusa – Dubrovnik (2,3 milioni), Medolino (2,06 milioni) e Umago (1,9 milioni). Tutte cifre queste ultime ulteriormente lievitate nel periodo fino a dicembre, ma senza stravolgere la classifica che come si nota vede l’Istria ben rappresentata ai vertici, tanto da essere diventata la regione più turistica con circa il 33% degli arrivi e soggiorni complessivi nel paese.

Tornando a Pola, i numeri del 2015 che la fanno entrare nel novero delle dieci città più turistiche della Croazia sono stati forniti dalla direttrice dell'Ente locale di soggiorno Sanja Cinkopan Korotaj, secondo la quale la crescita va attribuita in primo luogo all'aumento delle capacità ricettive - soprattutto nel settore privato - e all'arricchimento dell'offerta nel segmento del turismo culturale, con manifestazioni ed eventi di respiro internazionale. Lo scorso anno, per fare un esempio, il concerto del grande David Gilmour aveva richiamato nell'anfiteatro romano spettatori di più continenti.

Va ricordato anche che il piano di sviluppo del settore, traguardato al 2020, prevede nuovi 15.300 posti letto nelle grosse aziende del comparto: per cui i pernottamenti dovrebbero salire a 2,3 milioni all'anno. Un piano che peraltro sta incontrando varie contestazioni in quanto non supportato da adeguate infrastrutture soprattutto a livello stradale. Si pensa comunque di migliorare i collegamenti ferroviari ora ridotti al lumicino, e ad avviare nuove linee marittime che negli ultimi anni sono state quasi del tutto cancellate. Da considerare in termini positivi invece l'avvio, nel corso del 2015, dei collegamenti praticati con idrovolanti tra Pola e diversi porti adriatrici.

Pola dunque si sta trasformando: da grosso centro industriale che era ai tempi della Jugoslavia (dopo gli Anni Novanta dello scorso secolo numerose fabbriche sono fallite e sono state chiuse, principalmente a causa della privatizzazione selvaggia), va fondando ora sempre più la propria economia proprio sull'industria delle vacanze. Rimane comunque un punto fermo lo stabilimento navalmeccanico Scoglio Olivi.

Per quel che riguarda la provenienza dei villeggianti, al primo posto ci sono i tedeschi: nel 2015 in città ne sono arrivati ben 53mila per un totale di 381mila soggiorni. Gli italiani hanno riconquistato il secondo posto (33.500 arrivi e 164mila soggiorni) scavalcando austriaci e inglesi. In fatto di statistiche balza ancora all'occhio il crescente numero di villeggianti provenienti dalla Serbia, Spagna, Stati Uniti e Canada, mentre sono in fase calante i russi. (p.r.)

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