Poggiana: «Attività ambulatoriale e chirurgica rafforzata a Trieste e nell’Isontino: il ritardo sarà recuperato da settembre»

Finita la fase dell’emergenza, da marzo l’Azienda ha incrementato sedute operatorie e prestazioni specialistiche

Elisa Coloni

TRIESTE «L’arretrato non è stato ancora recuperato. Bisogna investire nei prossimi mesi in risorse umane, organizzazione, risorse finanziarie, per aumentare le sedute operatorie. Auspico che da settembre in poi si riesca a garantire un numero di sedute settimanali in tutti i presidi ospedalieri pari all’epoca pre Covid, che era un buon numero di sedute». Così Antonio Poggiana, direttore generale di Asugi, che fa il punto sulla situazione attuale, con la fase acuta dell’emergenza Covid alle spalle.

Uno dei problemi secondo Poggiana è che «siamo ancora molto male sul fronte delle assenze del personale, perché i contagi si susseguono: abbiamo sempre 10-15 contagiati al giorno. Quindi, alla carenza di personale che esisteva già prima, si sommano le assenze per contagio». Ma l’attività chirurgica, da marzo in poi, «è stata potenziata», sia «grazie alle risorse regionali e statali sia grazie al recupero del personale che prima era occupato nelle Terapie intensive Covid, adesso vuote».

Precisa il dg che, «per quanto riguarda l’attività chirurgica, da marzo si è operato un incremento a Gorizia e Monfalcone per complessive 46 sedute a settimana, di cui 4 finanziate con risorse straordinarie statali, assegnate ad Asugi dal Piano operativo regionale per il recupero delle liste di attesa. L’aumento è avvenuto anche nel complesso operatorio di Cattinara, da aprile, passando da 40 sedute a settimana a 40-45, di cui 1-2 in regime aggiuntivo. Dal 23 aprile vengono svolte sedute al sabato mattina per la chirurgia ortopedica elettiva, attingendo alle risorse straordinarie statali. All’ospedale Maggiore, dove operano le chirurgie in regime di day surgery, oltre all’oculistica e all’odontostomatologia, le sedute operatorie sono passate da 5 a 10 alla settimana, da finalizzare alla chirurgia oculistica (cataratta) e agli interventi di chirurgia generale e urologica, con un ulteriore incremento di 3 sedute al mese da garantirsi con le risorse straordinarie statali, per un totale di 24 sedute aggiuntive fino al 31 dicembre».

Per quanto riguarda la specialistica ambulatoriale, «al fine di garantire una percentuale di rispetto dei tempi di attesa uguale o inferiore al 90%, è stato pianificato, e già avvenuto in marzo, un aumento dell’attività ambulatoriale per complessive 9.200 ore, escluse le prestazioni di radiologia diagnostica, per le quali si prevede un ulteriore incremento di 970 ore. Vanno inoltre segnalate le progettualità volte a garantire le prestazioni ambulatoriali per la diagnosi e il trattamento delle patologie oncologiche, nell’ambito delle quali il Piano di Asugi prevede che venga svolta attività aggiuntiva per visite e trattamenti radioterapici, visite e controlli richiesti dalle Oncologie, esami di radiologia diagnostica e di medicina nucleare ai fini della diagnosi tumorale, biopsie e asportazione tumori cutanei in regime ambulatoriale». —

El. Col.

Argomenti:sanità

Riproduzione riservata © Il Piccolo