Pochi ponti ma molto lunghi i “doni” del nuovo anno
TRIESTE . Il 2018 sarà un anno operoso, con lunghi periodi di laboriosità privi di soste. Queste ultime, però, quando arriveranno porteranno con sé grandi soddisfazioni: si tratterà di pause lunghe, senza tuttavia sacrificare il lavoro. A garantirlo non sono le stelle bensì il calendario. Con l’Epifania che cade di sabato si tornerà in ufficio lunedì 8 gennaio. A partire da quella data, i giorni feriali si succederanno inesorabili fino a Pasqua, salvo un paio di eccezioni che riguardano le scuole della Regione e la città di Gorizia.
Febbraio. Martedì Grasso cade il 13 febbraio: il giorno prima di San Valentino. La giunta regionale fissando il calendario scolastico ha deciso di concedere agli allievi di tutte le scuole del Friuli Venezia Giulia – nonché al personale scolastico – una mini vacanza: non solo il 13 e il 14 ma anche il 12 febbraio, che essendo un lunedì si appiccica a domenica 11. Quattro giorni di festa in totale (ma per le scuole con la settimana corta se ne conteranno di più), non però per tutta la famiglia, a meno che i genitori non siano insegnanti o collaboratori scolastici.
Marzo. Il mese successivo saranno i goriziani a tirare un sospiro di sollievo. I Santi Ilario e Taziano, patroni di Gorizia, si festeggiano il 16 marzo che nell’anno a venire sarà un venerdì: con un solo giorno di ferie, il sabato, gli isontini si potranno regalare un weekend patronale ancora più lungo di quello del 2014. All’epoca il 16 marzo cadeva di domenica e la circostanza rese necessario l’intervento dell’arcivescovo: monsignor Carlo Maria Redaelli scrisse una lettera al sindaco Ettore Romoli in cui spiegava la necessità di anticipare gli aspetti liturgici e religiosi della celebrazione al sabato, per evitare sovrapposizioni con il calendario quaresimale. Il sindaco decise di adeguarsi, chiudendo di conseguenza anche scuole e uffici sabato 15.
Pasqua. Ma lasciamoci alle spalle la fine dell’inverno e torniamo al 2018, in cui il pesce simbolo dei primi cristiani coinciderà cronologicamente con il pesce d’aprile: la Pasqua sarà il giorno 1. A trarre i maggiori benefici dalla ricorrenza saranno di nuovo le scuole, per le quali la Regione ha fissato quattro giorni di vacanza in aggiunta ai due festivi: si starà a casa da giovedì 29 marzo a martedì 3 aprile compreso, con un giorno per riprendersi dalle grigliate di Pasquetta.
IL 25 aprile e il primo maggio. . L’anniversario della Liberazione ricorre di mercoledì: il ponte non è automatico. Chi ha tuttavia la possibilità di prendere qualche giorno di ferie potrebbe collegare il 25 aprile con la domenica precedente o quella successiva: le opzioni di vacanza che si prospettano sono dunque da sabato 21 aprile fino a giovedì 26 oppure dal 25 a domenica 29. La storia si ripete sempre due volte, diceva il filosofo. La Festa del lavoro cade infatti di martedì offrendo, come nella settimana precedente, varie possibilità di vacanza con l’uso di pochi giorni di ferie: facendo ponte lunedì 30 aprile si sta a casa tre giorni. Ancora, con una manciata di giorni di ferie qualcuno potrebbe concedersi una vacanza dal Primo maggio a domenica 6. E osare un’intera settimana, dal 25 aprile al 1 maggio? In mezzo c’è la domenica a fare gioco.
L'estate. Il resto della primavera e buona parte dell’estate procederanno senza concessioni al riposo fino a Ferragosto, che sarà nel bel mezzo della settimana. Con due giorni di ponte mercoledì 15 si può collegare alla domenica precedente, che è il 12. Oppure al sabato successivo, il 18, con qualche giornata in più. Nel bel mezzo dell’estate qualcuno potrebbe addirittura sentire legittimato a concedersi una vacanza più lunga, approfittando della Feria d’agosto: da sabato 11 a domenica 19, con il Ferragosto e due domeniche di mezzo.
L'autunno. La prima parte dell’autunno sarà ancora una volta all’insegna dell’operosità, fino al mese di novembre. Ognissanti sarà quindi un giovedì: ci si potranno prendere ben sei giorni di vacanza, prendendone solo la metà di ferie, da sabato 27 ottobre fino a giovedì primo novembre. In alternativa si potrebbe appiccicare Ognissanti a domenica 4 novembre, per un altro lungo ponte.
Un’opzione, quest’ultima, che sarà particolarmente favorevole per i giuliani, dal momento che il patrono di Trieste, San Giusto, si festeggia il 3 novembre. Dopo un paio di settimane ricorre il patrono di Monfalcone: la Madonna della Salute è il 21 novembre, un mercoledì che non offre grandi occasioni vacanziere. Si arriva così alla fine dell’anno, con il Natale alle porte. Nel 2018 cadrà di martedì: solo 27, 28 e 29 dicembre sono giorni feriali prima di domenica 30. E il giorno dopo è già vigilia di Capodanno. I più sfrontati potranno prendersi ben sedici giorni di pausa con soli sette di ferie: da sabato 22 dicembre all’Epifania 2019.
Riproduzione riservata © Il Piccolo