Più telecamere in città contro malintenzionati e vandali con lo spray
Nuove telecamere di sorveglianza in arrivo per il centro di Gorizia.
È la prospettiva alla quale sta già lavorando l'amministrazione comunale di concerto con le forze dell'ordine, per monitorare i punti della città ancora scoperti dal sistema di sorveglianza, scoraggiare possibili crimini e gli atti vandalici, e poter risalire con più facilità ai loro autori.
Ad annunciare la novità è il comandante della Polizia Locale Marco Muzzatti, e le nuove telecamere potrebbero essere installate già all'inizio del nuovo anno. «Stiamo lavorando per poter attingere a nuovi fondi regionali ad hoc per la sicurezza – dice Muzzatti -, che serviranno anche per l'acquisto di nuove telecamere. Non sappiamo ancora quale sarà la cifra a nostra disposizione, e da questo dipenderà anche il numero dei dispositivi che potremo installare e la loro collocazione».
Aggiunge il comandante Muzzatti: «Il tutto verrà concordato ovviamente anche con la Prefettura, i Carabinieri e la Polizia, e credo che l'operazione potrebbe concretizzarsi, in base all'arrivo delle risorse regionali, tra la fine di quest'anno e l'inizio del 2016». Tra i punti “caldi” del centro che potrebbero essere interessati dal monitoraggio via telecamere di sorveglianza, anche la Galleria Bombi. «In effetti stiamo pensando di presidiare anche quella zona, attualmente scoperta, anche a seguito di una serie di raid da parte dei writers, che solitamente è difficile riuscire ad individuare e fermare», spiega Muzzatti.
L'ultima “impresa” dei vandali è peraltro piuttosto recente, visto che chi è passato in queste settimane sotto la galleria che unisce piazza Vittoria a via Giustiniani passando sotto il colle del Castello avrà certamente notato una serie di grandi scritte colorate sulle pareti in pietra del tunnel. Non si tratta in questo caso di disegni, e per lo più sono semplici firme (o “tag”, per usare il gergo dei graffittari), ora piccole ora a caratteri cubitali, in qualche caso realizzata con pennarelli indelebili e in altri con bombolette spray colorate. Tra le nuove “opere” apparse in galleria, anche un cuore rosso fuoco e alcuni numeri. Niente di drammatico e, fortunatamente, nessun messaggio a sfondo razziale, politico o inneggiante la violenza. Però, di certo, un ennesimo sgarbo alla città, un gesto che contribuisce a conferire un aspetto degradato ad una struttura – la galleria Bombi appunto – che da tempo resta al centro del dibattito sul suo utilizzo e il suo futuro. Si sa poi che la sensibilità dei goriziani su questo tema è molto alta: sono molte le persone che “soffrono” nel veder deturpata una parete com lo spray colorato.
«Qui a Gorizia l'azione dei writers è solitamente estemporanea, e meno organizzata che altrove – dice il comandante dei vigili urbani, Muzzatti -. Nonostante questo in alcuni casi siamo riusciti a individuare gli autori dei graffiti, come in via Cascino qualche tempo fa, quando sono stati fermati e denunciati un paio di giovani». A differenza di quanto avviene in altre realtà, magari più grandi, dove il fenomeno è più frequente, a Gorizia non sono previste particolari multe per i graffittari, che in ogni caso devono rispondere penalmente (e di conseguenza aprire il portafoglio se condannati dal giudice) delle loro azioni. «In passato era stata emanata anche nel capoluogo isontino un'ordinanza che prevedeva sanzioni amministrative per gli autori di murales e graffiti non autorizzati – spiega ancora Muzzatti -, che poi però era stata dichiarata illegittima per tutta una serie di cavilli burocratici da parte della Corte Costituzionale».
Marco Bisiach
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