Più interventi per dipendenze da fumo e gioco

I dati 2014 dell’Azienda sanitaria: entrate in calo ma i progetti personalizzati crescono
Fumo
Fumo

Arriva a quasi tremila unità il totale dei triestini e triestine seguiti dal Dipartimento delle dipendenze dell’Azienda sanitaria nel corso del 2014: dato che in termini percentuali mostra un incremento dell’8% nel confronto con l’anno precedente. Più della metà di questi casi riguarda problemi collegati all’assunzione di sostanze illegali (+4% rispetto al 2013). Ad aumentare sensibilmente sono stati gli interventi legati a problematiche connesse al fumo (+37%) e alla patologia del gioco d’azzardo. Su quest’ultimo punto c’è da specificare come il fenomeno conti fortunatamente numeri assoluti ancora molto bassi, ma la crescita è comunque del 20%. In riferimento sempre alle attività del Dipartimento delle dipendenze, nel 2014 è raddoppiata l’azione in favore dell’utenza under 25 grazie alla quotidiana apertura del Polo Giovani di Androna degli Orti. Infine, la percentuale di persone testate per problemi infettivi (epatiti e Aids) correlati all’assunzione di sostanze ha più che raddoppiato il dato del 2013.
Passando al Dipartimento di Salute mentale, i servizi dello stesso hanno interessato complessivamente 5.228 persone nel 2014. In 23 sono stati ricoverati con le modalità del trattamento sanitario obbligatorio, con un tasso di 10 Tso ogni 100mila residenti: la media nazionale è ben più alta, con 25 ogni 100mila. L’Organizzazione mondiale della sanità ha confermato al Dipartimento il ruolo di Centro collaboratore per il periodo 2014-2018: un vanto per il sistema triestino, visto che si tratta dell’unica struttura al mondo individuata dall’Oms per aiutare lo sviluppo di servizi di comunità e l’innovazione nel settore della salute mentale.
Da rilevare, poi, l’aumento del numero di sussidi tra borse di lavoro e budget di salute («progetti personalizzati di intervento, complessi e che puntano alla valorizzazione del soggetto», la sottolineatura della dirigente dell’Ass1 Maria Teresa Cogliati Dezza) attivati dal Dipartimento delle dipendenze e da quello di Salute mentale: 489 i primi (+34 rispetto al 2013) e 237 i secondi (+43) con un investimento superiore di 15mila euro da un anno all’altro. I cosiddetti budget di salute sono stati 76 in più anche nei Distretti, con un impegno economico più sostenuto di oltre 82.700 euro nonostante la riduzione generale delle entrate dell’Azienda. In questo quadro non facile, più risorse (+628.503 euro) sono state individuate per le cooperative sociali, specie per la tipologia che opera con l’obiettivo dell’inserimento lavorativo di utenti svantaggiati. (m.u.)

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